Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha difeso pubblicamente il compromesso raggiunto per il futuro del Teatro di Roma, sottolineando che, date le circostanze e i rapporti di forza in gioco, è stata trovata la soluzione migliore possibile. Ha ammesso che, non avendo una maggioranza, preservare la possibilità per Roma Capitale di esprimere il direttore generale in un sistema “dualistico” e mantenere una voce nel Teatro di Roma rappresenta il miglior risultato ottenibile.
Cosa ha detto Gualtieri sul Teatro di Roma
Durante un intervento in un’assemblea pubblica sul Teatro di Roma, Gualtieri ha chiarito che se l’accordo concordato non venisse rispettato, sarebbe un fatto grave. Ha evidenziato che i vertici del Ministero e della Regione hanno accettato il compromesso, riconoscendo che Roma Capitale ha un peso specifico significativo.
“I vertici del Ministero e della Regione dicono ‘hai una parte di ragione, non ti possiamo dare tutto il potere ma accettiamo il fatto che Roma capitale conti di più ed esprima il dg in un modello dualistico” ha detto Gualtieri. “Se tutto ciò venisse smentito nei fatti sarebbe grave e clamoroso, a quel punto verrei con voi a fare i picchetti ma tendo a pensare che questo compromesso verrà realizzato”.
L’accusa di avere un DG del Pd
Rispondendo alle accuse, il Sindaco ha smentito categoricamente di avere già il nome del futuro direttore generale in tasca, sottolineando che tutto deve ancora essere ufficialmente deciso con l’approvazione dello Statuto.
“Tutto quello che avete detto non mi ha offeso, rientra nella dialettica politica” ha spiegato Gualtieri. “L’unica cosa che mi innervosisce è se qualcuno dice che ho in tasca il nome di qualcuno del Pd. Non è così, non è vero. Si tratta di trovare un buon direttore generale che sia capace di fare bene il suo mestiere, far prosperare il Teatro di Roma e contribuire a garantire che sia una istituzione culturale plurale, innovatrice e vivace”.