Un accordo per migliorare l’organizzazione del servizio Oepac, che promuove l’autonomia dell’alunno, sostenendolo in tutte le attività svolte in orario scolastico, facilitando la comunicazione e l’integrazione con i docenti. E’ stato firmato il verbale d’intesa tra il Comune di Roma e le centrali sindacali e le cooperative, mirato a individuare soluzioni e strumenti per ottimizzare l’organizzazione del servizio.
L’intesa, risultato di un ampio e dettagliato confronto, ribadisce l’impegno finanziario del Comune di Roma verso il servizio, garantendo la sua integrità senza riduzioni di ore. Si conferma anche la presenza degli operatori durante le attività extrascolastiche e la partecipazione ai Glo, nonché la possibilità di recupero delle ore perse per assenze, migliorando così il servizio. Queste misure sono finalizzate a garantire una qualità e una continuità sempre maggiori del servizio, a vantaggio dei piccoli utenti e dei circa 4.000 operatori coinvolti.
Scuola Roma, le parole di Gualtieri
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha commentato così l’accordo firmato per migliorare il servizio Oepac: “Roma Capitale tiene alta l’attenzione sui più fragili e il verbale d’intesa firmato oggi. Abbiamo voluto garantire la continuità educativa per i bambini e le bambine, senza trascurare i fabbisogni salariali e lavorativi degli operatori. Lo avevamo detto chiaramente e abbiamo mantenuto la parola: non ci sarà alcun taglio di ore né tantomeno la riduzione di un servizio fondamentale. L’inclusione dei bambini con disabilità è un perno dei servizi educativi di Roma, che vuole essere sempre più una città che offre opportunità a tutti e tutte, senza lasciare indietro nessuno”.
Ha aggiunto l’Assessora alla Scuola, Lavoro e Formazione Claudia Pratelli “Sono molto soddisfatta dell’intesa raggiunta che ribadisce lo straordinario impegno di Roma Capitale sul tema e favorisce la migliore organizzazione del servizio per i bambini e le bambine che ne fruiscono e contemporaneamente punta a garantire continuità lavorativa e salariale agli operatori e la stabilità alle centrali cooperative. Lo scorso anno abbiamo scelto di fare una piccola rivoluzione sul diritto allo studio delle bambine e dei bambini con disabilità, prevedendo la sperimentazione di un modello di erogazione, basato sul sistema di accreditamento, che ha consentito maggiore protagonismo delle famiglie nella scelta degli organismi erogatori, un significativo aumento delle ore erogate, nonché la valorizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Oggi, nel corso delle doverose fasi di monitoraggio e implementazione del servizio, facciamo un altro passo avanti per il rafforzamento di un servizio che riteniamo fondamentale e per il quale, lo ricordo, a fronte dei circa 90 milioni di euro di spesa del 2023 riceve dallo Stato un contributo di soli 4”.