Gualtieri è volato a Bruxelles per presentare la candidatura di Roma a ospitare la nuova sede dell’Autorità antiriciclaggio dell’Unione Europea, conosciuta come Amla.
Oltre a Roma, altre città in gara includono Bruxelles, Francoforte, Dublino, Madrid, Parigi, Riga, Vilnius e Vienna.
L’obiettivo dell’Unione Europea è che questa nuova agenzia, proposta nel 2021, impedisca ai criminali di infiltrarsi nel sistema finanziario. Si tratta di un approccio comunitario volto a contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, una sfida finora affrontata principalmente dalle autorità nazionali.
Roma candidata a ospitare sede Amla
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha presentato in audizione alla commissione Econ del Parlamento Europeo a Bruxelles la candidatura della capitale ad ospitare la nuova agenzia Ue: “Roma fornirerebbe all’Amla, l’autorità antiriciclaggio Ue, “l’ecosistema ideale” per operare, grazie alla presenza della Banca d’Italia e alle opportunità educative per lo staff fornite dalla scuola superiore della Guardia di Finanza.
Soprattutto, l’autorità potrà essere ospitata in un palazzo “che è attualmente in corso di ristrutturazione, di 70mila metri quadrati, a distanza” ravvicinata da una fermata della metropolitana. La capitale dispone di un aeroporto, Roma Fiumicino, “ben collegato” con le altre capitali europee, a “20 minuti” di auto dalla sede. Il palazzo dell’Amla sarà “solo per l’Amla, cosa fondamentale per la sicurezza” del lavoro dell’agenzia, nota il sindaco ed ex presidente della Commissione Econ che parla di “un’offerta estremamente competititiva”, riporta Adnkronos.
Gualtieri ha poi parlato dei costi degli affitti a Roma: “Le condizioni di alloggio sono abbordabili: i costi medi degli affitti sono inferiori a quelli di molte altre capitali” europee, ha detto il sindaco di Roma. Inoltre, la capitale dispone di “molte scuole internazionali” e per l’educazione dei figli dei funzionari dell’Amla l’Italia fornirebbe un contributo di “2 milioni di euro”, aggiuntivo rispetto a quelli forniti dall’Ue.