Nata a Tunisi l’11 marzo 1933, Salvatrice Elena Greco, meglio conosciuta come Sandra Milo, è morta ieri all’eta di 90 anni. I funerali dell’attrice sono in programma domani, mercoledì 31 gennaio alle 12, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo. Oggi, martedì dalle 10, invece, si potrà rendere omaggio all’attrice presso il Campidoglio, dove sarà allestita la camera ardente.
Con una filmografia che conta circa settanta lavori, Sandra Milo ha collaborato con numerosi registi di spicco, tra cui Roberto Rossellini, Antonio Pietrangeli, Sergio Corbucci, Federico Fellini, Luigi Zampa, Dino Risi, Luciano Salce, Duccio Tessari, Pupi Avati, Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni.
Sandra Milo, il ricordo di parenti e amici
Ad annunciare la morte di Sandra Milo, ieri, sono stati i figli Debora, Ciro e Azzurra con un post su Facebook: “Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady”.
Hanno poi aggiunto: “Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lolllis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente”.
Orietta Berti, amica di Sandra Milo, con cui ha condiviso con lei e Mara Maionchi il programma Sky Quelle brave ragazze, la ricorda così: “Sandra era allegra, cordiale, amichevole. Non si è mai data arie, si sentiva una donna comune, ma non lo era. Era unica: era la Marilyn italiana, sempre elegante e mai volgare. Per me era un’amica sincera – continua la cantante che ha lavorato con lei e Mara Maionchi nel programma Sky Quelle brave ragazze -, ci conoscevamo da tanto tempo, dalla sua trasmissione iconica Piccoli Fans, alla quale mi invitava sempre. Ma ogni volta che ci incontravamo in qualche trasmissione, ci prendevamo del tempo nel mio o nel suo camerino”.
Aggiunge Orietta Berti: “Lei era così, ci lascia il suo sorriso, la sua aria sbarazzina da ragazzina che non era invecchiata. E poi era così poetica: un giorno eravamo a Siviglia e passa un motoscafo. Per lei la scia lasciata era un ‘velo da sposa che svolazza’. In tutto vedeva il lato poetico delle cose. Credeva nell’amore e aspettava ancora l’uomo ideale, il principe azzurro. Sembrava una bimba di 10 anni, ma era molto profonda e colta, nonostante una vita privata molto dura, dedicata ai tre figli che ha cresciuto da sola”.