Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha rotto il silenzio riguardo alla bagarre politica sulla nomina del nuovo direttore generale del Teatro di Roma, Luca De Fusco, sgradito al Comune. Rocca in particolare ha difeso la nomina, affermando che gli statuti della fondazione e i criteri del bando sono stati rispettati, e ha contestato le critiche dell’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, sottolineando che il bando è stato redatto da lui stesso e che la selezione è stata effettuata da una commissione indipendente che ha scremato tre candidati.
Rocca sulla nomina di Luca De Fusco
Rocca ha anche accusato la sinistra di sentirsi padrona di occupare tutti gli spazi nella cultura e ha suggerito le dimissioni del presidente Francesco Siciliano. “Credo che a dimettersi debba essere il presidente Francesco Siciliano: ha provato a rimandare il cda, sapendo di essere in minoranza” ha detto il presidente della Regione Lazio.
”Io non capisco la posizione del Comune: il bando l’ha scritto l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor, che ha fissato i criteri. È stata fatta una selezione da parte di una commissione indipendente che ha portato alla scrematura di tre candidati” ha spiegato Rocca.
“Di più, l’unico che ha diretto un maggior numero di teatri è stato proprio De Fusco. Quindi non capisco dove e quale sarebbe questa volontà di occupare poltrone”.
Rocca: “La sinistra si sente padrona della cultura”
”La verità è che sulla cultura la sinistra si sente padrona di occupare tutti gli spazi. Dimentica che su queste tematiche deve valere sempre una forte dialettica e non esiste una superiorità morale. Io su questo fronte ne so qualcosa” ha affermato il Governatore.
”Con le loro uscite, gli esponenti del centrosinistra dimostrano il contrario di quello che predicano: sono loro che vogliono imporre alla politica un ruolo che non ha”.