Una mozione firmata da tre consiglieri Pd di Roma sui servizi educativi 0-6 anni, e firmata a metà novembre, chiedeva al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di istituire un “Tavolo tecnico-politico-amministrativo di Roma Capitale”, coinvolgendo tutti gli attori del sistema educativo integrato per rivedere molte delle decisioni prese sulla gestione di nidi e scuole materne di Roma.
L‘Assemblea Capitolina ha votato a favore della mozione, la cui prima firma appartiene alla presidente Pd della commissione capitolina Scuola Carla Fermariello. La mozione è stata sottoscritta anche dalla capogruppo Pd Valeria Baglio e da altri presidenti. L’obiettivo è elaborare “proposte condivise” riguardo ai servizi scolastici 0-6 anni di competenza comunale, che hanno recentemente subito una profonda riorganizzazione strutturale nei mesi passati.
La consigliera di Fdi Francesca Barbato, in una nota, ha dichiarato che la mozione “è di fatto una chiara sfiducia verso l’assessore alla scuola Pratelli e l’assessore al personale Catarci. Si rimette infatti in discussione molto del lavoro fatto finora sul fronte scolastico”.
Scuola, la risposta di Catarci
Dopo l’approvazione della mozione, è arrivata la risposta dell’assessore al Personale di Roma Capitale, Andrea Catarci, a seguito dell’audizione nella commissione Trasparenza dell’Assemblea Capitolina: “650 stabilizzazioni di educatrici e insegnanti e 281 dipendenti con profilo da funzionario che da gennaio sono impegnati nella governance dei servizi educativi e scolastici a fronte dei 131 dello scorso anno”.
Ha scritto ancora in una nota l’assessore: “Nel corso della commissione Trasparenza convocata sulla governance dei servizi educativi abbiamo avuto modo di ricordare le azioni messe in campo nel 2023 per il rafforzamento della gestione diretta di nidi e scuole dell’ infanzia. Alle destre evidentemente dà fastidio che si investa nel pubblico, visto che quando erano alla guida della città hanno indirizzato la gestione dei nidi verso il privato”.
“Per fare di più continueremo a reclamare dal Governo nazionale il riconoscimento per Roma di risorse da investire su nidi e scuole – aggiunge Catarci – la proroga di utilizzo delle graduatorie concorsuali di educatrici e insegnanti, indispensabili deroghe normative per la Capitale anche in materia di politiche del personale, come negli altri ambiti”, conclude.