La Giunta presieduta da Francesco Rocca ha approvato la deliberazione sul ‘Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l’anno scolastico 2024/25′. L’atto – fa sapere la Regione – è stato definito tenendo conto dei piani provinciali per la riorganizzazione della rete scolastica pervenuti alla direzione regionale competente, delle proposte di accorpamento degli Istituti scolastici del territorio formulate dall’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, dei parametri indicati dal decreto ministeriale in materia e, infine, da quanto introdotto con il Decreto Milleproroghe 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023 che consente, nel Lazio e per il solo anno scolastico 2024/25, di intervenire con una riduzione di 20 autonomie scolastiche invece delle 37 inizialmente previste.
Anci chiede il rinvio del dimensionamento
A seguito della delibera della Giunta regionale, Anci Lazio – attraverso le parole del presidente Riccardo Varone – ha pubblicato in una nota in cui chiede un ripensamento alla Regione: “Ci giungono dai comuni e dalle province significativi elementi di preoccupazione per il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Giunta regionale per l’anno scolastico 24/, all’interno del quale è prevista la riduzione di venti istituzioni scolastiche a Roma e in vari comuni del Lazio. Non possiamo restare silenti davanti a questo modo di procedere, che crea problemi di grande portata alle famiglie e ai comuni della nostra Regione”.
Scrive ancora Anci: “Oggi apprendiamo che la Giunta regionale, il 4 gennaio scorso – delibera n. 5, senza tenere in alcun conto il parere della Conferenza scolastica regionale, ha deliberato un piano di dimensionamento, che prevede ben 20 accorpamenti, con la soppressione di altrettante istituzioni scolastiche”.
“La posizione di Anci Lazio al riguardo è storica e nota a tutti – chiarisce il presidente Riccardo Varone -: massima tutela per le istituzioni scolastiche a livello territoriale per assicurare a tutte le comunità locali, anche le più piccole, l’accesso all’istruzione pubblica. Quando si chiude un’istituzione scolastica la comunità locale perde un punto di riferimento essenziale e Anci Lazio ha sempre lottato contro questa desertificazione. Interverremo presso la Regione, presso l’Assessore Schiboni e il Presidente Rocca per segnalare che questo modo di procedere non va e che facciamo nostre le preoccupazioni dei Sindaci e dei Presidenti delle Province e del Sindaco Metropolitano, insistendo per rinviare di un anno questa proposta, così da dare a tutte le realtà locali il tempo per proposte che, nel rispetto dei numeri stabiliti matematicamente dal Ministero, consentano di fare meno danni sui territori attraverso operazioni organizzative ragionevolmente più adatte alle singole realtà”.