Nonostante i dubbi sollevati nelle ultime ore, Gualtieri ha confermato che la tramvia Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, si farà. E rilancia: “Costituisce un’opera strategica per Roma e per l’Italia”. Lo ha detto il sindaco di Roma durante il consiglio straordinario sulla tramvia Termini-Vaticano-Aurelio.
Tva, le parole di Gualtieri
Gualtieri si è detto aperto ad ascoltare i dubbi sollevati per trovare soluzioni che possano accontentare tutti: “La nostra intenzione di esaminare tutti i problemi, di ascoltare e individuare soluzioni di concerto con la città, a partire dai cittadini interessati, dai commercianti, dal Municipio. Non serve un confronto ideologico ma un lavoro serio nel merito dei problemi”.
Ha aggiunto il sindaco: “Le simulazioni trasportistiche stimano sulla direttrice della Tva 7mila passeggeri in più nell’ora di punta della mattina a favore del trasporto pubblico, parliamo di circa 6mila autovetture in meno in un’ora, l’equivalente dei flussi orari di un’autostrada”.
”Ad oggi tecnicamente non è ancora avvenuta l’aggiudicazione dell’opera ma pare verosimile che possa completarsi in breve tempo. Dopo l’aggiudicazione, le tappe successive sono la redazione del progetto definitivo, la conferenza dei servizi decisoria, la redazione e la validazione del progetto definitivo e l’apertura dei cantieri”.
Gualtieri ha poi spiegato le ragioni della richiesta di rimodulazione avanzata’ e ”condivisa” con la commissaria Conti. ‘‘La proposta non comporta alcun definanziamento dell’opera ma una armonizzazione delle fonti di finanziamento della Tva e della tramvia Togliatti, un’opera anche questa ‘con finanziamento misto, un po’ Pnrr un po’ Ministero. Abbiamo proposto di realizzare un semplice scambio tra i 120 milioni Pnrr previsti per lotto 1 Tva da destinare alla tranvia Togliatti, da sostituire con le risorse equivalenti Ministeriali della Togliatti che andrebbero a finanziare la Tva. Se si accettasse questa rimodulazione il finanziamento complessivo resterebbe immutato. Per capirci la Tva diventerebbe tutta trasporto rapido di massa Mit e la Togliatti tutta Pnrr”.
E ancora: ”Due sono le ragioni: una omogeneità di finanziamento costituirebbe una semplificazione sotto vari profili amministrativi a partire da quello della rendicontazione e la rimodulazione consente di mettere in sicurezza l’opera rispetto alle scadenze molto sfidanti del Pnrr e del Giubileo. Mentre per la Togliatti non si deve interrompere il cantiere nel 2025, la Tva nel suo primo tratto, proprio quello finanziato dal Pnrr, per una decisione condivisa da tutti i livelli istituzionali non può avere il cantiere durante il Giubileo. Appare logico che la fonte di finanziamento che comporta una scadenza più stringente vada sull’opera che non si deve interrompere durante il Giubileo”.