Emergenza abitativa e abusivismo, una piaga che Roma si trascina da decenni senza che nessuna amministrazione comunale sia mai riuscita a risolvere il complesso problema della fame di alloggi per i ceti meno abbienti.
Il tema è esplosivo sul piano sociale, con almeno 13mila famiglie in lista d’attesa per poter entrare in una casa a canone agevolato mentre, si moltiplica il fenomeno delle occupazioni abusive ai danni di immobili di privati ma anche di enti pubblici.
Gli sfratti procedono ma a rilento: sono soprattutto i cittadini a chiedere lo sgombero di abitazioni occupate abusivamente mentre più lento è il settore pubblico, proprietario nella capitale di migliaia di immobili. Di fronte all’incapacità delle istituzioni di risolvere la fame abitativa di Roma, il tema dunque resta terreno di scontro politico tra i partiti che si sono alternati alla guida del Campidoglio nel corso dei decenni.
E’ successo anche durante l’ultima puntata de “La Voce di Roma”, il talsk-show ideato e condotto da Luca Bedini in onda ogni settimana su Radio Roma Television (canale 14 del digitale terrestre nel Lazio). Tra gli ospiti in studio Federico Rocca, presidente della commissione controllo, garanzia e trasparenza in Campidoglio (Fdi) e Yuri Trombetti (Pd), presidente della Commissione Politiche abitative mentre in collegamento è intervenuto anche Pasquale Ciacciarelli, assessore regionale alle politiche abitative (Lega).
“Gli unici sgomberi che si stanno facendo riguardano immobili dell’Ater, quindi è la Regione che sta liberando le strutture di sua proprietà per ripristinare la legalità, mentre Roma Capitale non sta sgomberando immobili di proprietà di Roma Capitale: anzi, in molti casi tutela le occupazioni abusive, perchè c’è connivenza con i movimenti per la casa e addirittura in alcuni edifici ci avete messo dentro i richiedenti asilo“, ha attaccato l’esponente di centrodestra che poi è tornato a puntare il dito contro il recente provvedimento che attribuisce la residenza agli abusivi.
“A Roma il problema dell’occupazione è trentennale – spiega Federico Rocca – ma la questione è che chi occupa, ovvero chi grida di più, sottrae un diritto a chi è in graduatoria e civilmente e in silenzio attende una casa popolare. Regione Lazio sta sgomberando gli immobili occupati abusivamente per ripristinare la legalità mentre non altrettanto sta facendo il Campidoglio: Gualtieri chieda lo shombero degli immobili di Roma Capitale ma è evidente che c’è un problema politico perché la sinistra è solidale con chi tutela le occupazioni abusive, c’è convivenza con i movimenti della casa. E dei 57 immobili Ater assegnati a sedi politiche, 21 sono del PD e di queste 19 risultano morose“.
Trombetti ha respinto gli attacchi politici e rivendicato il lavoro sin qui svolto dall’amministrazione comunale: “Abbiamo un tavolo composto da Comune, Prefettura e Ater che sta lavorando molto sugli sgomberi e, grazie al lavoro delle istituzioni e a un’azione coordinata e mirata, si stanno facendo sgomberi importanti grazie alla collaborazione tra le Istituzioni che forse in passato non sono stati mai fatti. Tra l’altro al Dipartimento Patrimonio, su mio emendamento al piano casa, abbiamo approvato un tavolo che si è già riunito anche con la partecipazione della Regione, per definire con quali criteri fare gli sgomberi, perché diverse volte ci siamo trovati in situazioni drammatiche di difficoltà vera. Discorso diverso è la residenza: l’aver dato la residenza per permettere, anche a chi ha occupato una casa, di poter avere il medico di famiglia, la scuola e una serie di diritti non inficia assolutamente sull’occupazione e non da alcun diritto. Poi con l’Assessore regionale Pasquale Ciacciarelli stiamo portando avanti un grande lavoro per liberare insieme alla Regione via del Policlinico”.
Parole che però hanno rinfocolato ulteriormente la polemica con Federico Rocca davanti alle telecamere dell’emittente televisiva: “Il decreto Lupi del 2014, che vietava l’allaccio delle utenze agli occupanti abusivi, è uno strumento di deterrenza all’occupazione – ha attaccato il presidente della Commissione controllo, garanzia e trasparenza del Campidoglio -; se invece oggi a chi occupa viene consentito di allacciare le utenze, non solo le persone occupano ma da là non se ne andranno più. Voi avete reinterpretato il decreto Lupi laddove prevede che in casi di fragilità il Sindaco può disporre il riconoscimento della residenza mettendo una casistica di situazioni di fragilità in cui praticamente ci rientrano tutti: addirittura ci avete messo – l’ho fatto presente al Prefetto e spero che intervenga – i richiedenti asilo che invece, per legge, dovrebbero stare nei centri messi a disposizione dallo Stato e attendere la risposta alla loro domanda, non occupare abusivamente una casa”.