Flop Expo Roma, quello che è avvenuto non è solo un crollo di voti e un insuccesso sulla candidatura, ma anche un danno economico per un importante numero di aziende.
A parlare dei contraccolpi economici sono alcuni degli enti più influenti della vita economica nazionale.
Flop Expo Roma, l’opinione di Unindustria
«Un esito molto severo, che va oltre le nostre aspettative». Con queste parole il presidente di Unindustria, Anbgelo Camilli, commenta la sconfitta di Roma nella corsa all’Expo 2030.
«Sapevamo che era una candidatura molto difficile ma il risultato ci penalizza moltissimo, è stato fatto un grande lavoro sia dal comitato promotore che dal sistema delle imprese del nostro territorio che hanno aderito alla Fondazione, evidentemente c’è da accettare la sconfitta, ragionare sull’esito e fare tesoro di questa grande esperienza».
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L’auspicio, termina Camilli «è che il progetto pensato per Expo 2030 venga realizzato. Speriamo che una nostra periferia possa essere riqualificata con tempi e fondi adeguati e che ci sia anche, come c’è stato durante tutto il periodo della campagna elettorale, il sostegno del governo».
Flop Expo Roma, cosa ne pensa Briatore
«Non è che sia una grande sorpresa. Si sapeva da mesi che Riad avrebbe vinto l’Expo 2030. La sfida era tra Arabia Saudita e Corea, l’Italia con Roma non è mai stata in partita».
Lo dice Flavio Briatore. «Si va avanti lo stesso – sostiene il noto imprenditore – non c’è niente di cui stupirsi. In questo momento non possiamo competere con i sauditi e con la Corea: sono Paesi che hanno infrastrutture enormi, che hanno società che valgono triliardi. In questo momento, quasi tutti i Paesi europei sono fuori da quei giochi. Poi sicuramente si erano preparati bene ma hanno una potenza di fuoco incommensurabile. Nessun Paese europeo poteva essere competitivo», ammette Briatore.
Flop Expo Roma, Confartigianato: danni per 15 mila aziende
«Siamo fortemente delusi da questo risultato. Da un’analisi di Confartigianato Roma, risultavano interessate ad Expo circa 15 mila piccole imprese di Roma e Lazio in settori come edilizia, manifatturiero, riparazioni, servizi alle persone, trasporto, servizi alle imprese e la ricaduta positiva ci sarebbe stata anche sulla costituzione di nuove imprese e sull’aumento del personale. Si stimavano 11mila nuove imprese, con 3,32 miliardi di valore aggiunto e 5,5 miliardi di euro di valore degli investimenti esteri incrementali».
Sono le parole amare con cui si è espresso Andrea Rotondo, presidente Confartigianato Roma. «Facciamo in modo che non vada disperso il lungo lavoro fatto per la candidatura e, dei tanti progetti, proponiamo di lavorare tutti insieme affinché si realizzi il parco solare a Tor Vergata», termina Rotondo.