Expo 2030 Roma, ci siamo: manca poco per capire come andranno le cose. Qual è la situazione di Roma in relazione al voto del 28 novembre?
Sono gli ultimi momenti per provare a ottenere voti necessari a superare i concorrenti, Riad e Busan. Roma ce la farà? Ecco un focus su alcuni degli aspetti e i punti più cruciali.
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Expo 2030 Roma, obiettivo 28 Novembre
Expo 2030, come sta andando? Roma? Ci avviamo verso il voto del 28 novembre. Il sogno nato a novembre del 2020 sta per essere realizzato o no?
All’epoca in Campidoglio c’era Virginia Raggi che aveva lanciato l’idea di una candidatura di Roma per l’Expo 2030. Una proposta che accolsero tutti, da Carlo Calenda, Enrico Michetti e Roberto Gualtieri.
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Poi, nel marzo 2022 la discesa in campo ufficiale: Roma vuole l’Esposizione Universale.
Expo 2030 Roma, l’ultimo appello
Meeting, incontri, forum, aperture, diplomazia: ora il rush finale. Martedì 28 novembre alle 17 si saprà il nome di chi tra Busan, Core del sud, Riad e Roma, sarà la sede dell’Expo 2030.
L’esito finale si scoprirà al Palais des Congrès di Issy- les-Moulineaux, vicino Parigi, sede della 173° Assemblea generale del Bie (Bureau International des Expositions).
Dopo 20 minuti di tempo a testa per fare un ultimo appello per il voto, arriverà il verdetto definitivo.
Expo 2030 Roma: come funziona il voto
I delegati che possono votare sono 182. Per vincere al primo turno sono necessarie 120 preferenze. Se non si raggiunge questa quota si effettuerà un ballottaggio con le città che hanno raccolto più voti al primo turno.
Scontro finale, dunque, in pochi minuti e sempre con voto elettronico.
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La favorita principale ad ora è Riad. Conti alla mano, la città degli Emirati Arabi conterebbe su 90 voti. Roma ne avrebbe al momento raccolti solo 50, mente Busan a 30.
Ci sono indecisi e dunque, forse, la diplomazia giocherà un ruolo cruciale. La speranza di Roma è che Riad non vinca al primo turno e dunque provare il tutto per tutto al ballottaggio.
Chi patrocinerebbe Riad sarebbe la Francia, con il presidente Emmanuel Macron che non ha fatto mistero di un suo sostegno per la candidata araba. Una situazione controversa per un paese europeo che non rema a favore di un altro membro.
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Roma sta facendo notare come a Riad non vengano rispettati i diritti civili, tanto che il sindaco di Parigi ha espresso il suo appoggio (morale) per Roma.