Roma all’avanguardia per i giovani con aule studio aperte in tutta la città anche la sera e nei giorni festivi. La Giunta capitolina ha approvato una deliberazione – proposta dall’assessore alla Cultura, Miguel Gotor – con la quale ha istituito, prima città in assoluto in Italia, una rete di aule studio all’interno del proprio sistema bibliotecario.
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Si tratta di una riforma innovativa, nata anzitutto per rispondere alla necessità di fornire spazi di aggregazione alle centinaia di migliaia di studenti e studentesse che vivono nella Capitale. L’approvazione della delibera – spiega il Campidoglio – è un tassello fondamentale per cominciare a cambiare il volto della nostra città, rendendola più accogliente verso i ragazzi che vivono o vengono a studiare a Roma.
A Roma nasce la rete di aule studio capitoline
Le aule studio della neoistituita rete capitolina si differenzieranno dalle tradizionali biblioteche; saranno infatti spazi civici non legati alla necessità di consultare i libri e dove la cittadinanza, e in particolare i giovani, potrà accedere, con orari più estesi di quanto non avvenga con le sale lettura bibliotecarie, per studiare, leggere e avere spazi di aggregazione.
La rete delle aule studio di Roma, il cui coordinamento ricadrà sotto l’Istituzione Biblioteche di Roma, sarà formata da spazi sia di Roma Capitale sia di soggetti terzi. Tra le aule studio potranno quindi rientrare spazi gestiti direttamente dalle Biblioteche di Roma o da altre strutture comunali come Dipartimenti, Municipi o istituzioni culturali cittadine, spazi gestiti da terzi all’interno del patrimonio capitolino e spazi di proprietà pubblica o privata del tutto esterni al Comune. Tutte le aule studio della città di Roma che aderiranno alla rete saranno pubblicizzate in un unico portale web a partire dal 2024.
Gualtieri: “Roma si candida a diventare una città all’avanguardia per i giovani”
“Con l’istituzione di una rete di aule studio, Roma si candida a diventare una città all’avanguardia per i giovani” ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri. “Le aule studio di Roma – prosegue – offriranno un servizio complementare a quello erogato dalle biblioteche cittadine, con orari di apertura più estesi e modalità di gestione innovative. Alcune di esse si troveranno in luoghi iconici della Capitale, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale, ma saranno anche diffuse nelle zone più decentrate”.
Il caro affitti”Attraverso questa novità che stiamo implementando vogliamo rispondere alla necessità di spazi per lo studio e per incontrarsi di cui hanno bisogno i ragazzi. Penso in particolare alle decine di migliaia di studenti fuori sede costretti a studiare in camere anguste per via del caro affitti. Si tratta dunque di una riforma strutturale che si aggiunge ai progetti del Pnrr per realizzare 10 ulteriori biblioteche in periferia” spiega Gualtieri.
Gotor: aule studio nei musei dal Macro a Palazzo delle Esposizioni
“Dopo l’apertura dell’aula studio Euclide nel Municipio XV nei mesi scorsi, – aggiunge Gotor – stiamo lavorando per aprirne di nuove. Per quanto riguarda gli spazi sotto la diretta gestione del Comune e delle sue strutture saranno al Mercato Trionfale, a Tor Pignattara nell’ex aula consiliare del Municipio V, nel Centro Giovani del Municipio I a Trastevere, all’interno del Palazzo delle Esposizioni, nella Pelanda al Mattatoio, nel Macro, a Palazzo Braschi e, più avanti, anche all’interno della Casina Salvi al Celio e della Torre dei Conti”.
“L’apertura di aule studio all’interno di spazi museali – spiega l’assessore – consentirà di valorizzarne la funzione di promozione culturale a tutto campo e di promuoverne la frequentazione tra le nuove generazioni – ha continuato – Chiameremo poi a raccolta tutte le realtà impegnate nella promozione sociale e culturale che saranno interessate a dare il proprio contributo e a unirsi alla rete. E nei prossimi mesi lavoreremo per individuare almeno uno spazio in ogni Municipio”, ha concluso Gotor.