Roma? Sporca, senza taxi e piena di buche. Parola dell’ex sindaco della Capitale Ignazio Marino che intervistato da Sporteconomy, parla di una città allo sbando “piena di venditori abusivi” e invasa di tavolini.
Marino ora vive e lavora negli Stati Uniti, ma torna nella Capitale come è accaduto lo scorso ottobre quando muovendosi in bici per le strade di Roma è caduto due volte per le buche.
Ignazio Marino torna a Roma e cade dalla bici per le buche: ecco cosa pensa l’ex sindaco della gestione Gualtieri
“Ho trovato la città incredibilmente sporca – ha detto Marino nell’intervista – e per tornare a casa dal barbiere ho dovuto camminare oltre un’ora perché c’era uno sciopero dei mezzi pubblici e non era neanche possibile trovare un taxi.”
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Una descrizione impietosa della città amministrata dal sindaco Gualtieri che continua e non migliora: “Dal giorno dopo ho ripreso la mia bicicletta e sono caduto due volte per le buche. Inoltre, ho visto con dolore il ritorno dei venditori abusivi e delle distese di tavolini anche nei luoghi più prestigiosi di Roma, come vicino al Pantheon” ha detto nell’intervista Marino alla guida di Roma dal 2013 al 2014.
Marino: “Il Pd ha rinunciato a impegnarsi per tutto ciò che ci rende uguali, dalla sanità, alla scuola pubblica”
Non risparmia stoccate neppure al Pd. “Non conosco la segretaria Schlein ed ella non mi ha mai cercato. Il Pd ha rinunciato a impegnarsi per tutto ciò che ci rende uguali, dalla sanità, alla scuola pubblica, ed è diviso non solo sui diritti civili ma anche su quelli sociali” ha detto Ignazio Marino intervistato da Sporteconomy.
“È un partito – ha aggiunto – in cui la segretaria afferma (e sono convinto che lo pensi) di essere contro gli armamenti e contro gli inceneritori, ma poi vuol costruire a Roma l’inceneritore più grande d’Europa e vota per aumentare la spesa in armamenti”.
Su un possibile ritorno in politica Marino ha risposto: “Come è scritto nella Bibbia, nel libro del ‘Qoelet’, c’è un tempo per ogni cosa e oggi non è per me il tempo di questa politica”.
La stoccata sulla stadio della Roma
All’ex sindaco della Capitale viene chiesto inoltre cosa cambierebbe – se potesse tornare indietro nel tempo – nella sua strategia sul progetto dello stadio della Roma. E Marino non si tira indietro anzi ha le idee chiare e nessun problema a spiegare la sua posizione.
“Se dovessi tornare indietro – risponde Marino – convocherei la cittadinanza presso lo Stadio Olimpico ed elencherei per nome e cognome tutti i politici che per un motivo o per l’altro creavano ritardi, ostacoli, e lavoravano per non realizzare un’opera così importante in modo trasparente, entusiasmante per i tifosi e utilissima alla economia della Capitale. Insomma, coinvolgerei la cittadinanza in un progetto partecipato al di fuori delle stanze chiuse della politica.