A Roma i consiglieri capitolini del coordinamento Verdi-Sinistra, Ferdinando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, si stanno mobilitando per garantire la tutela e la valorizzazione dell’area ex Snia. La loro proposta è chiara: prediligere il perseguimento del procedimento di esproprio per pubblica utilità dell’area e realizzare un ampio parco naturale, in linea con la volontà della cittadinanza attiva.
Ex Snia, la situazione
L’area ex Snia è un prezioso e irrinunciabile ecosistema naturale, sorto spontaneamente nei primi anni ’90, che simboleggia l’autorigenerazione naturalistica e la valorizzazione socio-ambientale del territorio.
Il suo futuro è al centro del dibattito pubblico, con alcune proposte di recupero edilizio avanzate dai proprietari dell’area. Tuttavia, i consiglieri Verdi-Sinistra ritengono che la priorità debba essere data alla sua salvaguardia e alla realizzazione di un parco naturale.
Esproprio e bonifica dell’area
Secondo il loro punto di vista la strada da intraprendere è chiara: prima l’esproprio, seguito da una rigorosa bonifica, riforestazione e l’apertura al territorio di un luogo di mitigazione ambientale.
Questo parco rappresenterebbe un autentico strumento di contenimento delle emissioni inquinanti, contribuendo in modo significativo alla lotta contro i cambiamenti climatici. Il Prenestino, in cui si trova l’area ex Snia, è caratterizzato da una densità abitativa elevata e un’elevata urbanizzazione, il che lo rende un quadrante strategico per la città.
Il pensiero dei consiglieri Verdi-Sinistra va oltre la semplice salvaguardia dell’ambiente. ”Le città, che contribuiscono in maniera evidente ai cambiamenti climatici, possono diventare loro stesse l’antidoto alla crisi ambientale perseguendo la tutela del sistema naturalistico che è bene comune irrinunciabile per la collettività. Ed è ciò che dobbiamo raggiungere a partire dall’ex area industriale Snia Viscosa” hanno dichiarato nel comunicato congiunto i consiglieri Bonessio, Cicculli e Luparelli.