È stato firmato oggi un accordo di collaborazione tra la Regione Lazio, rappresentata dall’assessore Giancarlo Righini, e la UGL Lazio, finalizzato alla riduzione della pressione fiscale. La firma è avvenuta negli uffici dell’Assessorato al Bilancio della Regione Lazio.
L’accordo in questione, frutto di un lungo processo consultativo incentrato sulle politiche fiscali e di bilancio, mira a promuovere un approccio condiviso tra le Istituzioni e le Parti Sociali.
Regione Lazio e UGL, arriva l’accordo
All’incontro erano presenti Armando Valiani, Segretario Regionale della UGL Lazio, e Serena Visintin, Dirigente Sindacale. L’accordo definisce chiaramente il percorso, i tempi e le modalità per la riduzione della pressione fiscale, con un focus specifico sui redditi più bassi.
La politica a Roma e nel Lazio
Valiani ha sottolineato l’importanza di questo impegno, specialmente considerando le sfide affrontate dai cittadini del Lazio durante la gestione precedente, durante la quale l’IRPEF è stato aumentato poco prima delle elezioni, nonostante gli accordi precedentemente stipulati con i sindacati.
Uno degli obiettivi principali è ridurre il carico fiscale per le famiglie residenti nel Lazio, le quali attualmente si trovano a fronteggiare una pressione fiscale insostenibile che limita la loro capacità di spesa.
Valiani ha inoltre annunciato la creazione di un Tavolo di confronto tra la Regione e i sindacati entro marzo 2024 per definire l’applicazione dell’addizionale IRPEF, utilizzando le risorse disponibili per ridurre l’imposta. Il Segretario Regionale UGL Lazio ha espresso soddisfazione per l’impegno della Regione nel rispondere alle richieste delle organizzazioni sindacali a favore delle famiglie e delle fasce più deboli della cittadinanza laziale, auspicando che questa collaborazione porti ai risultati desiderati.
Inoltre, è previsto che nel mese di aprile 2024, le parti firmatarie dell’accordo valuteranno i risultati del confronto e esamineranno la possibilità di ulteriori interventi per rendere strutturale la riduzione della pressione fiscale, utilizzando le risorse allocate per il 2023, se disponibili.