In Etiopia, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha avviato la sua prima missione internazionale. Rocca farà ritorno il 2 novembre, giovedì. Questo viaggio ha tre obiettivi principali: la promozione di Roma come candidata per Expo 2030; lo sviluppo della collaborazione economica nei settori chiave dell’Etiopia, come l’agroalimentare, l’industria e la tecnologia, in cui il Lazio può svolgere un ruolo rilevante.
E ancora: il supporto alla ricostruzione degli ospedali danneggiati o distrutti in Tigray e nel nord del Paese, un’iniziativa alla quale la Regione Lazio contribuirà in partenariato con l’Università La Sapienza. All’interno della delegazione della Regione, è presente il Prof. Maurizio Simmaco, coordinatore scientifico del progetto”.
Le parole di Rocca
Rocca ha spiegato così il suo viaggio in Etiopia: “Inizia oggi la mia prima missione internazionale da Presidente della Regione Lazio. Ho scelto l’Etiopia, terra a cui sono molto legato che ha sofferto per conflitti troppi poco raccontati, ma che ora ha straordinarie possibilità di sviluppo e rilancio in tantissimi settori: industriale, tecnologico, agroalimentare. Ho voluto subito incontrare il ministro della Salute etiope, Lia Tadesse, per esplorare forme di collaborazione in ambito medico-sanitario e per la ricostruzione delle infrastrutture ospedaliere nelle aree colpite dal conflitto del nord del Paese”.
Ha aggiunto il presidente della Regione Lazio: “Abbiamo anche affrontato temi legati a forme di scambio, in ambito economico e della formazione, tra aziende e università della nostra Regione e l’Etiopia. Dialogo, sviluppo e solidarietà: questo è il Lazio che fa e si fa conoscere anche a livello internazionale”.
Regione Lazio, novità sull’agricoltura
Intanto, la Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, ha approvato la delibera con la quale, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si attiva la misura dell’ammodernamento dei frantoi oleari. L’importo complessivo messo a disposizione è pari a quasi sei milioni di euro.
Sono concessi contributi a fondo perduto per favorire la sostituzione o l’ammodernamento dei frantoi esistenti, anche attraverso l’introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le performance ambientali dell’attività di estrazione dell’olio extravergine di oliva. Il rinnovo degli impianti tecnologici è finalizzato, inoltre, al miglioramento della qualità degli olii e ad un generale incremento della sostenibilità della filiera olivicolo-olearia.