Si è svolto oggi in Campidoglio l’evento formativo organizzato dall’Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio dal titolo “Identità LGBTQIA+ e servizio sociale”.
Il convegno si è svolto nella Sala della Protomoteca con l’obiettivo di promuovere il benessere delle persone lgbtqia+ che vivono nella nostra città.
In Campidoglio anche Marilena Grassadonia
Marilena Grassadonia, Coordinatrice Diritti LGBT+ di Roma Capitale ha parlato così del progetto: “Il convegno di oggi è la conferma dell’impegno di Roma Capitale nella promozione del benessere delle persone lgbtqia+ che vivono nella nostra città”.
Ha aggiunto Grassadonia: “Sono molto felice di aver contribuito affinché questo progetto diventasse realtà e ringrazio l’Assessora Barbara Funari e il suo staff per aver accolto e supportato l’iniziativa”.
E ancora: “Vedere la sala piena di assistenti sociali è la dimostrazione dell’interesse e dell’altissima professionalità di una figura preziosa, quella dell’assistente sociale, che si trova spesso ad accompagnare le persone lgbt+ e le famiglie omogenitoriali al riconoscimento dei propri diritti e al raggiungimento della propria felicità”.
“Ti presento Andrea”, il progetto per promuovere i diritti
Marilena Grassadonia è una delle promotrici del progetto “Ti presento Andrea – Viaggio nella Comunità LGBTQIA”, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare gli alunni di scuola secondaria di I grado – scuola secondaria di II grado e IeFP verso i diritti della comunità LGBTQIA+.
E proprio Grassadonia, nel rispondere a un attacco in merito di Simona Baldassarre, assessora regionale alla cultura, pari opportunità, politiche giovanili e della famiglia e servizio civile, scriveva: “Come Roma Capitale andiamo avanti sulla strada che abbiamo scelto, quella della promozione dei diritti per rendere la nostra città un luogo sempre più accogliente basato sul rispetto e la dignità di ogni persona”.
Spiegava ancora la coordinatrice Diritti LGBT+ di Roma Capitale: “Il progetto “Ti presento Andrea – Viaggio nella Comunità LGBTQIA” va proprio in questa direzione attraverso una iniziativa didattica partecipativa che prevede incontri nelle scuole, presso sedi di associazioni o in luoghi rappresentativi della città. Crediamo infatti che la conoscenza delle realtà lgbtqia+, delle attività e dei servizi offerti, aiuta a promuovere quella cultura del rispetto che abbatte pregiudizi e discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”.