Dopo la grande manifestazione pro Palestina che ieri ha portato in piazza oltre 5mila persone, Roma si prepara ad accogliere un nuovo momento di solidarietà. Le fasi di organizzazione sono ancora ancora all’inizio, ma l’obiettivo è di creare un evento che coinvolga un numero di persone sempre più grande per ribadire la solidarietà al popolo palestinese e gridare “No all’occupazione, per una giusta pace in Palestina”.
“Presto una nuova grande manifestazione a Roma”
Questo sarà lo slogan della manifestazione prevista per fine ottobre che secondo una prima ipotesi dovrebbe partire da Piramide per raggiungere piazza della Bocca della Verità. Una manifestazione che secondo Yousef Salman, presidente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio “sarà di tutto il popolo e vorremmo coinvolgere anche i sindacati e i partiti progressisti”.
Per Salman il corteo che ieri è partito da piazza Vittorio ed è arrivato a piazzale Tiburtino ha rappresentato “Una risposta immediata dinnanzi a una tragedia di quella portata. Un corteo al quale hanno partecipato tanti giovani, la cosa più bella”.
Smeriglio: “A Roma la società civile ha chiaro che in questo momento ci sono migliaia di persone che stanno morendo a Gaza”
Una piazza estremamente eterogenea quella di ieri a Roma dove racconta Iacopo Smeriglio attivista di Zenobia project “forse per la prima volta c’era una grande componente di italiani di seconda generazione, giovani che hanno manifestato rendendo la piazza viva e trasversale”.
Smeriglio sottolinea inoltre che la manifestazione è stato un “segnale fortissimo di solidarietà al popolo palestinese. Mentre la politica istituzionale e la stampa costruiscono lo scontro di civiltà, la società civile a Roma ha chiaro che in questo momento ci sono migliaia di persone che stanno morendo a Gaza e che l’impegno di tutti deve andare nella direzione di interrompere immediatamente i bombardamenti”.
Issa: “Nel corteo solo bandiere palestinesi, Roma ha risposto meravigliosamente”
“Vedere sventolare solo le bandiere palestinesi nel corteo di ieri, come avevamo chiesto, è la dimostrazione che Roma ha risposto meravigliosamente” spiega Maya Issa presidente del movimento degli universitari palestinesi, che ha organizzato il corteo ‘Solidarietà col popolo palestinese’.
“I palestinesi chiedono la libertà dall’occupazione che ormai dura da 75 anni. Non per niente lo slogan della manifestazione di ieri è stato: ‘l’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace’” aggiunge Issa.
Una manifestazione pacifica, senza nessuna tensione che si è svolta ieri sera a sostegno della causa palestinese. “E non perché ce l’ha chiesto Hamas come qualcuno vuole far credere” tuona il residente della Comunità Palestinese di Roma e del Lazio. “Hamas non ci rappresenta. E’ l’Anp l’unico rappresentante della Palestina che come obiettivo ha quello di una convivenza pacifica tra tutte le religioni. La Palestina è dei suoi cittadini a prescindere dal colore, dalla religione e da qualsiasi forma di discriminazione” spiega Salman.
“Credo che dimostrare come il popolo italiano sia vicino ad un altro popolo che soffre come quello palestinese sia fondamentale” dice Andrea Candelaresi. “Spesso veniamo divisi dalla malainformazione che incita alla tifoseria e che ci fa scordare in favore di un servile cinismo che in mezzo ci sono vite umane”.
“A rimetterci, come sempre, sono coloro che si alzano la mattina per conquistare il pane quotidiano come me, come te, come i palestinesi, come gli italiani. C’è il popolo, spesso solo ombra del racconto mediatico, ma che a gran voce sta chiedendo solidarietà per altri esseri umani” conclude Candelaresi.
