Expo 2030, Roma prova l’ultimo scatto, quello decisivo. L’ultima tappa obbligatoria per tutti i candidati (Roma, Ryad, Busan) ad ospitare l’esposizione universale del 2030, prima del voto finale del 28 novembre, è il Forum tematico “People and Territories”, a Parigi, previsto dal Bureau International des Expositions.
Nella capitale francese, a rappresentare Roma, erano presenti il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente del Comitato Expo 2030 Roma, Giampiero Massolo, i Delegati Bie e gli Special Ambassadors del Comitato.
Expo 2030, le parole di Gualtieri
Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha sostenuto la candidatura della Capitale italiana: “Sarà un’Expo straordinaria, un momento per chiamare tutto il mondo a riflettere su come rendere le nostre città più sostenibili e inclusive”.
E ancora: “Sarà un processo di trasformazione di una parte di Roma che diventerà bella e aperta al servizio della comunità internazionale con una grande area che diventerà un parco di conoscenza, ricerca, innovazione”.
Ha detto ancora il sindaco a Parigi: “Non un Expo ‘usa e getta’, ma che rimane, aperto e inclusivo, basato su diritti umani, di inclusione e democrazia. Siamo qui a presentare di nuovo il tema di Roma Expo 2030, a coinvolgere i delegati, e siamo di nuovo fiduciosi, contiamo ancora sulla forza del nostro progetto.
Il presidente del comitato promotore della candidatura di Roma a Expo 2030, Giampiero Massolo ha aggiunto: “Contiamo sugli appoggi non scontati che nel frattempo ci sono arrivati da parte di Paesi diversissimi”.
Expo 2030, Mattarella a sostegno di Roma
Prima dell’intervento di Gualtieri, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un videomessaggio, a sostenere la candidatura di Roma: “Luoghi e persone, popoli e territori, la terra e l’umanità. Questi vogliono essere i protagonisti della proposta che Roma e l’Italia formulano per l’Expo del 2030. Roma, una città che nei secoli ha fatto dell’inclusione uno dei tratti della sua esperienza”.
“Roma è un luogo – ha aggiunto Mattarella – che ha saputo essere promotore di civiltà, accoglienza e dialogo con le numerose culture che nei millenni hanno arricchito la sua identità. Un popolo, una città, un territorio che sono stati capaci di realizzare accoglienza, di produrre innovazione, di rigenerare continuamente il tessuto urbano di quella che gli storici definiscono città eterna. Un’avventura di donne, di uomini, di regnanti e gente comune, di fedi e genti, iscritta in quella che costituisce memoria preziosa per l’umanità”.
Ha concluso il presidente della Repubblica: “Roma offre la sua storia, le vicissitudini che l’hanno accompagnata come piattaforma di incontro e interscambio all’inizio del terzo millennio per riflettere sulle sfide che l’umanità ha di fronte e sulle risposte che possono migliorare la vita dei miliardi di persone che abitano il pianeta. Expo con la presenza di tanti paesi, con numerosi visitatori, ha anzitutto un messaggio: conoscersi, far crescere l’ambizione e la consapevolezza del dovere di progredire insieme, di esplorare i valori comuni alle persone e ai popoli, per sviluppare regole di convivenza capaci di rispettare la dignità di ciascuno, sotto ogni latitudine”.