Termovalorizzatore: il sindaco di Roma Gualtieri è tornato a esprimersi sul tema: “Il termovalorizzatore sarà forse il più avanzato del mondo”.
Di contro, però, si teme un aumento della spesa: “La cifra dell’investimento è significativamente superiore ai 700 milioni. Anche al netto degli impianti complementari, tra cui quello per la cattura delle emissioni di Co2 per abbattere le emissioni”
Si è espresso con chiarezza, ancora una volta, sul tema del Termovalorizzatore. Il primo cittadino della Capitale ha riaffrontato uno dei temi più discussi dell’ultimo periodo.
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“Il nuovo termovalorizzatore? Abbiamo studiato, come prevede il procedimento, la proposta arrivata dal consorzio di imprese che ha partecipato all’invito (guidata da Acea). Con gioia abbiamo verificato che sarà un impianto straordinario dal punto di vista tecnologico e ambientale”.
Lo ha detto, appunto, il sindaco Gualtieri a margine del suo intervento al Festival delle Città.
Termovalorizzatore: “Opera green più avanzata d’Europa”
“Sarà il più green e più avanzato termovalorizzatore d’Europa e forse del mondo, con caratteristiche top. Voglio dare anche una notizia: la cifra dell’investimento è significativamente superiore ai 700 milioni. Anche al netto degli impianti complementari, tra cui quello per la cattura delle emissioni di Co2 per abbattere le emissioni”.
Sono le parole del sindaco dell’Urbe, che poi ha ancora aggiunto: “E’ stata avviata un’interlocuzione con le aziende per migliorare alcuni aspetti della proposta, soprattutto dal punto di vista economico. Vogliamo avere un impianto che ci consentirà una tariffa più bassa. A breve usciremo con la gara, che avrà alcune caratteristiche diverse e che ci consentirà di andare più veloci”.
Esposto ad Agcom: il motivo
Dunque, il Campidoglio va avanti per la sua strada sull’impianto che si preannuncia cardine del futuro sistema rifiuti cittadino, malgrado i ritardi del bando di gara che doveva arrivare a fine agosto.
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Ma va avanti per la sua strada anche l’azione più recente di esposto. quella all’Agcom (Autorità garante della concorrenza e del mercato) da parte della Rete Tutela Roma Sud.
“Si chiede di verificare se le interlocuzioni (tra Acea e Campidoglio) abbiano apportato modifiche sostanziali – si legge nel documento inviato anche ad Anac (l’Autorità anti corruzione) – comprese le esigenze e i requisiti definiti nella procedura selettiva per il progetto di fattibilità, e che non si rischi di falsare la concorrenza o creare discriminazioni, precludendo la partecipazione di altre imprese, anche in considerazione della presenza nell’ATI di imprese in grado di partecipare autonomamente alla gara, in quanto in possesso dei requisiti finanziari e tecnici prescritti dal bando”.