Pesca a strascico, in via straordinaria e per pochi giorni, sotto le tre miglia per contrastare l’emergenza granchio blu che prolifera sulle coste laziali facendo strage di cozze, vongole e telline. Creando inoltre un notevole problema per i pescatori e l’economia locale. E’ quanto è intenzionato a chiedere oggi al Ministero l’assessorato regionale. L’obiettivo è un “censimento” per verificare la reale portata dell’emergenza.
Regione Lazio, al via le politiche di contrasto alla diffusione del granchio blu
Si è svolta ieri presso la sala riunioni dell’assessorato al Bilancio, all’Agricoltura e alla Pesca della Regione Lazio una riunione, convocata dall’assessore Giancarlo Righini, finalizzata all’attuazione di politiche di contrasto alla diffusione del granchio blu “Callinectes sapidus”.
Durante l’incontro, al quale hanno preso parte le associazioni, le cooperative e i sindacati del settore pesca, sono state affrontate tutte le problematiche causate dal proliferare del granchio blu nelle coste del territorio e in particolare nelle zone del litorale centro nord e nelle zone lacuali interne.
Emergenza granchio blu, Righini: “Vogliamo chiedere l’autorizzazione della pesca a strascico, in via straordinaria e per pochi giorni, sotto le tre miglia”
“Questo incontro – ha dichiarato l’assessore Righini – nasce con l’obiettivo di fare il punto sull’emergenza granchio blu prima dell’incontro al Ministero con il sottosegretario La Pietra durante il quale porteremo delle proposte per arginare questa emergenza. Prima fra tutte è nostra intenzione chiedere l’autorizzazione della pesca a strascico, in via straordinaria e per pochi giorni, sotto le tre miglia. In questo modo sarà possibile fare un “censimento” della vera consistenza del problema. Il grido d’allarme che ci arriva ogni giorno dai pescatori, infatti, non ci può lasciare indifferenti anche perché il granchio blu sta mettendo a rischio la sopravvivenza di tante nostre eccellenze marine a partire dalla tellina”.
“E’ nostra intenzione inoltre – continua l’assessore – fare in modo che il granchio blu diventi presto una ‘risorsa’ in termini commerciali. È stato già evidenziato, infatti, che si tratta di un prodotto di ottima qualità e dalle importanti capacità nutrizionali. Ed è per questo che introdurremo tutti gli strumenti necessari per accelerare la possibilità di poter mettere a disposizione dei consumatori questo prodotto che potrebbe portare benefici anche dal punto di vista farmaceutico e della salvaguardia dell’ecosistema”.
“Desidero ringraziare – conclude l’assessore – tutti i rappresenti della categoria pesca intervenuti che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità nel voler trovare insieme le giuste soluzioni per arginare un fenomeno che sta creando notevoli disagi a tutto il mondo della pesca”.