Il 2023 porta con sé il bonus mamme disoccupate, ufficialmente noto come Assegno di maternità dei Comuni. Questo sostegno importante, erogato dall’INPS e nominato nell’articolo 74 del decreto legislativo n. 51 del 26 marzo 2001, è una risorsa essenziale per le mamme italiane, comunitarie e straniere con permesso di soggiorno.
Questo articolo delinea in dettaglio i criteri di accesso, la procedura di richiesta e l’importo attuale, arricchito da sinonimi che sottolineano la sua rilevanza nella sfera della genitorialità.
Quali sono i requisiti
Per fruire dell’Assegno di maternità dei Comuni, è fondamentale rispettare determinati prerequisiti. I candidati non devono beneficiare di coperture previdenziali o eccedere i limiti di reddito fissati annualmente.
Inoltre, coloro che già ricevono altri assegni di maternità dall’INPS, conformemente alla legge 488 del 23 dicembre 1999, non sono idonei.
Eppure, l’assegno non è incompatibile con altri vantaggi previdenziali, fatta eccezione per l’accettazione della quota differenziale da parte del Comune.
Mentre l’assegno è principalmente rivolto alle madri, i padri possono presentare richiesta in situazioni di decesso della madre o abbandono da parte della genitrice.
Come si richiede il bonus
L’iter per richiedere il bonus mamme disoccupate inizia con la presentazione di una domanda al Comune competente, responsabile di verificare i requisiti legali per la concessione.
Entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’accoglienza di un minore adottato o affidato, bisogna fornire alcuni documenti essenziali.
Tra questi, la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) testimonia la disoccupazione o l’inoccupazione della madre.
Inoltre, il certificato di nascita del bambino, il Modello ISEE con Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) e l’attestato ISEE, insieme al documento d’identità valido e al permesso di soggiorno CE di lungo periodo, se applicabile. Infine, un’attestazione bancaria con l’IBAN per l’accredito dell’assegno completa la lista.
A quanto ammonta il bonus mamme disoccupate per il 2023
L’importo dell’Assegno di maternità dei Comuni subisce annualmente un adeguamento basato sulla variazione dell’indice dei prezzi al consumo, diffuso dall’ISTAT. La circolare INPS n. 26 dell’8 marzo 2023 presenta i nuovi importi e i limiti di reddito, tenendo conto di un aumento dell’8,1%.
Nel 2023, per le nascite, le adozioni e gli affidamenti preadottivi dal 1° gennaio al 31 dicembre, il bonus raggiunge 383,46 euro per cinque mensilità, totalizzando 1.917,30 euro.
Tuttavia, chi supera il valore dell’ISEE 2023, pari a 19.185,13 euro, non è idoneo a ricevere l’assegno. Queste agevolazioni non sono riservate solo a chi è disoccupato o inattivo: l’INPS offre specifici bonus ai genitori lavoratori, in aggiunta alle tradizionali misure di sostegno dei contratti di lavoro dipendente.
(sg)
