Relitti di barche, motori e rifiuti speciali di ogni genere, anche pericolosi. Tutto abbandonato nella zona di Cala dell’Acqua una delle baie più famose dell’isola di Ponza sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. A scoprire la maxi discarica abusiva sono state le Fiamme Gialle Aeronavali di Gaeta, insieme ai colleghi della Tenenza di Ponza, nel corso della costante attività di monitoraggio del territorio.
Ponza, maxi discarica abusiva scoperta a Cala dell’Acqua
Nel terreno individuato, un’area di circa 1.300 metri quadrati in zona Cala dell’Acqua sono stati trovati cumuli di rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi). C’erano relitti di imbarcazioni e natanti da diporto in legno e vetroresina, motori e parti di motore (non bonificati), ma anche frigoriferi e materiali contenenti policlorobifenili (materiale altamente inquinante).
E’ scattato così il sequestro preventivo a carico di ignoti, per abbandono incontrollato di rifiuti. Nel contempo, è stato nominato come custode giudiziario il Comune di Ponza, ente deputato al ripristino dello stato dei luoghi.
“L’attività svolta – spiega la Guardia di Finanza in una nota – testimonia, ancora una volta, la cura che le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia pongono nella tutela dello splendido patrimonio naturale delle isole Pontine, località ad alta vocazione turistica della regione Lazio”.
Oltre al danno ambientale le discariche a cielo aperto costituiscono un rischio per possibili incendi ancora di più se le temperature sono alte come in questo periodo. Lo scorso marzo a Roma i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare oltre 12 ore per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area dopo che un incendio è divampato in una discarica abusiva in via Collatina Vecchia all’altezza della Palmiro Togliatti.