Dopo la presentazione al Festival di Cannes, arriva in Italia il mockumentary “Dietro il dolore”, la prima assoluta nel nostro paese si è svolta il 2 luglio a Roma, in via del Casale di San Nicola.
La serata è stata organizzata in collaborazione con l’associazione “Amici per l’Italia”, con Radio Roma Television e Radio Roma Network, che ha realizzato lo spot e ripreso l’evento.
Come nasce il film “Dietro il dolore”
In realtà è un mockumentary, ovvero metà film, con attori che non interpretano personaggi reali e metà documentario, con le testimonianze reali.
Il film nasce dalla ferma volontà di Stefano Castenetto, un artigiano in guerra, come si definisce lui stesso, senza di lui questo film non sarebbe mai stato realizzato. Stefano non è un parente delle vittime covid negli ospedali, ma è rimasto colpito e coinvolto dalle drammatiche storie, di queste persone e dalle testimonianze dei loro familiari.
Ha iniziato così a darsi da fare, a cercare di portarle alla luce, anche sui social, ma con scarso successo, così come con scarso successo me ne sono occupato più volte nella mia trasmissione. Già le persone non ne vogliono sapere dei problemi e del dolore degli altri, l’importante è che non sia toccato a loro, per il resto preferiscono occuparsi di smartphone, selfie, like, campionato di calcio, reality show …
Ma Stefano non si è mai perso d’animo, nemmeno quando perfino qualcuno a cui voleva dare voce sembrava remargli contro, perché le bugie prendono l’ascensore mentre la verità prende le scale, ma prima o poi arriva inesorabile.
Così, ha fondato l’associazione “Dietro il dolore”, si è messo a raccogliere le testimonianze e si è messo in testa di realizzare un film, ma come fare? Con quali fondi e soprattutto con quale regista e quali attori?
Un sogno irrealizzabile? Nemmeno per sogno, l’incontro con il regista e attore Luca Secci è fondamentale. Certo inizialmente lo stesso Secci non è convinto, ma poi scorrendo le drammatiche testimonianze, il dolore è troppo e così nasce il desiderio di raccontarlo, di svelare che cosa realmente si nasconde dietro questo inestinguibile dolore.
Nasce così la collaborazione con la casa di produzione “Eyes Wide Spot” di Vanessa Valdarnini, mentre Luca Secci riesce a realizzare con pochissimi fondi un prodotto di alto livello. Perché pochi fondi non significa poca qualità, al contrario, certo Luca Secci è “costretto” a fare anche l’attore protagonista, il che da alla pellicola un valore aggiunto.
Sia il regista che la casa di produzione hanno rinunciato a qualsiasi guadagno, una volta coperte le spese, tutti i proventi saranno devoluti ai familiari delle vittime.
Sul palco prima e dopo la proiezione si susseguono le testimonianze dei parenti e gli interventi dei professionisti, tra i quali spicca quello del dott. Mariano Amici.
La serata della prima
Alla proiezione sono presenti diverse associazioni e comitati delle vittime: “Dietro il dolore”, “L’altra verità” e il “comitato nazionale familiari vittime del Covid”. Tutti uniti per un unico obiettivo: ottenere verità e giustizia. Perché sebbene ogni realtà ha il suo percorso e le sue scelte comunicative, l’obiettivo è per tutti lo stesso, solo ottenendo verità e giustizia, quello che è successo non potrà ripetersi mai più.
Grande successo e commozione
Come è andata la proiezione? Lo spiega lo stesso Stefano Castenetto in un post:
“Voglio ringraziare coloro che sono venuti all’evento della prima Dietro il Dolore e tutte le persone che ci stanno aiutando e ci aiuteranno a sostenerlo.
Ho voluto stare ad osservare le reazioni delle persone dall’esterno della sala e devo dire che le reazioni sono quelle volute.
Ho visto una signora andarsene piangendo ad un quarto della programmazione, ho visto una coppia dove lei piangeva sorretta dal marito che bestemmiava e diceva “maledetti la devono pagare”, ma la cosa che mi ha fatto i brividi è stato l’applauso finale, non un applauso dovuto ma uno dirompente e partito dal cuore.
E in un secondo post:
“Se speravano in un fallimento tanti auguri.
Certo a causa di questa persona che si è ritirata i tempi di distribuzione si allungano, ma stiamo arrivando”.
I commenti del pubblico
Alcuni commenti del pubblico:
Il film che abbiamo visto ieri, ha suscitato in sala uno stato di commossa partecipazione, qualcuno è dovuto uscire …
è molto “duro”, parla delle nostre storie vissute, ed il tutto viene racchiuso in una trama che vede due giornalisti di punta alle prese con “l’articolo del secolo”! Che naturalmente nessuna testata vuole pubblicare… nel mentre scorrono le testimonianze nude e crude di voi che avete partecipato! C’è anche quella autentica, con documenti, di un medico del nord, ex primario. che ne vede di ogni, nel suo reparto … Non dico altro altrimenti vi rovino la visione! Siete state tutte bravissime e con le vostre storie siete riuscite a coinvolgere e commuovere i presenti in sala. Ho trovato Castenetto una persona a modo, Devo dire una persona molto per bene! Il regista molto carino, signorile nei modi e collaborativo!
Il film è forte, molto coinvolgente, emozionante, anche gli attori, che abbiamo conosciuto, sono molto bravi ed empatici. Sicuramente il punto di forza del docufilm sono le vostre testimonianze, vere, sincere, da cui emerge lo strazio ed il dolore di ciò che abbiamo vissuto e che viviamo. Il regista veramente una brava persona, quando siamo andate via ci ha ringraziato per la nostra presenza e ci teneva molto ad un nostro commento. Anche Castenetto, una persona semplice e discreta.
Per chi volesse organizzare una proiezione, o avere maggiori informazioni può contattare Stefano Castenetto: artigianoinguerra@gmail.com