HbbTV è l’acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV. Questo standard, adottato dai principali produttori di televisori, è considerato da molti come la televisione del futuro. Ma cosa rende così innovativo l’HbbTV e come funziona esattamente?
L’HbbTV è una piattaforma aperta e ibrida che permette agli utenti di accedere a contenuti di varia natura senza la necessità di cambiare dispositivo. Tutto può essere fruibile direttamente attraverso lo schermo del televisore, a patto che sia compatibile con questa tecnologia. L’HbbTV permette la visione di video on demand, in modo da fruire dei contenuti preferiti come e quando vogliamo, lo streaming live in HD anche di più canali, la visualizzazione di news in formato html, il rivedi dall’inizio, il collegamento con contenuti video caricati su piattaforme social, e molto altro.
Come funziona l’HbbTV
Per visualizzare i canali con la tv digitale “ibrida” è necessario dotarsi di un decoder o di un televisore compatibile con lo standard HbbTV (smart tv), in grado cioè di connettersi alla rete Internet domestica, in modo da poter accedere ai servizi interattivi.
Una volta collegato, il televisore segnalerà all’utente la disponibilità di questi servizi. Ad esempio, se un canale TV offre l’accesso a canali tematici, comparirà un bollino con tasto sovrapposto all’immagine. Premendo il tasto dal telecomando, si aprirà il menu di selezione, consentendo all’utente di godere di tutta una serie di funzioni.
L’HbbTV offre quindi agli spettatori la possibilità di accedere a contenuti interattivi e servizi aggiuntivi direttamente dal televisore, senza dover ricorrere ad altri dispositivi o cambiare canale. Questa tecnologia sta guadagnando sempre più popolarità, aprendo nuove prospettive e la strada verso un nuovo futuro della televisione.
In occasione nel RadioTv Forum di Aeranti-Corallo tenutosi il 21 Giugno presso la Confcommercio , tra i relatori presenti Claudio Tozzo ha spiegato tutti i vantaggi di questa nuova frontiera.
Claudio Tozzo: “Questo è il futuro”
Prima Dj e speaker radiofonico, poi editore di Radio Studio Più e Radio 60 70 80 (realtà radiofoniche leader per ascolti in diversi regioni italiane), Claudio Tozzo è diventato un punto di riferimento nello sviluppo e nella diffusione della HbbTV: “Ultimamente mi sono concentrato sullo sviluppo di quello che sarà il futuro della tv, ovvero l’HbbTV, un software che permette di contrastare l’offerta delle piattaforme IP, che durante il lockdown hanno preso il sopravvento nelle abitudini degli italiani. Anche la televisione lineare ha l’opportunità di introdurre nuove tecnologie”, dice ai microfoni di Radio Roma.
Sui vantaggi che gli editori hanno nello sposare l’HbbTV, Tozzo afferma: “Si portano a un livello di interazione avanzato, e hanno, senza la necessità di installare un’app, tutta una serie di contenuti, come notizie e servizi interattivi. L’inserimento dei contenuti può essere gestito manualmente da browser tramite un Back-end o può essere automatizzato tramite feed rss dedicati e sincronizzati con il sito e il cloud su cui l’emittente ha caricato i file. Quest’ultima opzione rende l’HbbTv una realtà che si aggiorna autonomamente ogni volta che viene aggiunto un nuovo contenuto senza doversene occupare. E’ questo il futuro: essere interattivi con il telespettatore, farlo partecipare in maniera attiva”.
Il sistema HbbTv di Radio Studio Più è utilizzato da circa 100 tv locali in 18 aree tecniche di cui circa la metà (48) con LCN tra il 10 e il 19. Il network ha accessi giornalieri tra il 1.200.000 e 1.800.000. Tutto questo rende il network molto appetibile commercialmente anche per clienti nazionali di medio/grandi dimensioni.