Il 10 maggio c’è stata un’importante manifestazione al Campidoglio, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini romani su tutte le furie per la scellerata imposizione della nuova ZTL.
La nuova “fascia verde” blocca la circolazione delle auto a benzina da Euro 0 a Euro 2 e diesel da Euro 0 a Euro 3. In questi giorni prosegue l’installazione dei 51 varchi lungo il perimetro della nuova fascia verde, al cui interno sarà vietata la circolazione e la sosta. A rischio anche i bi-fuel a gpl.
Da novembre 2023 il divieto si estenderà ai diesel euro 4, veicoli commerciali NI, N2, N3 a gasolio euro 4 e i ciclomotori e motoveicoli a gasolio euro 3.
Dalla fascia verde saranno esclusi 477.201 auto e 134. 339 ciclomotori. Chi abita nella fascia verde sarà quindi costretto a cambiare auto o a rottamarla.
Dal primo novembre 2024 lo stop riguarderà anche le auto a benzina euro 3 e i diesel euro 5, i veicoli commerciali N1, N2, N3 a gasolio euro 5.
Le motivazioni dei cittadini
Numerosissime le motivazioni dei cittadini, alcuni dei quali si presentano davvero preparati all’appuntamento, ma soprattutto è chiaro che questa misura non ha alcuna ragione né logica né scientifica, non risolverà il problema dell’inquinamento, l’unica cosa che si otterrà è che molti cittadini dovranno rinunciare all’autovettura di proprietà.
Questo è peraltro il reale obiettivo, come candidamente ammesso dallo stesso l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè: “Uno degli obiettivi prioritari della nostra amministrazione è la riduzione delle auto di proprietà. Lo dicono apertamente questo è il vero motivo, togliere la proprietà dei veicoli alle persone”.
Le auto elettriche? Una scusa che non regge
D’altronde la sostituzione delle auto a combustione con quelle elettriche è del tutto irrealizzabile, così come l’abbandono delle fonti fossili tradizionali, sono misure che portano al suicidio economico, sociale e industriale della Ue e del nostro paese, anche questo è fin troppo chiaro. La domanda è: perché la Ue vuole ridurci in miseria?
Senza contare che se l’alluvione in Emilia Romagna di questi giorni avesse colpito un’area dove circolano solo veicoli elettrici, sarebbe stata una tragedia molto più atroce, tutti i mezzi si sarebbero bloccati, anche quelli dei soccorsi ovviamente. Infatti9 come riporta il sito sicurauto.it:
Partendo dal presupposto che è meglio non farlo secondo Citroen che spiega “Si consiglia vivamente di non guidare su strade allagate, ciò potrebbe infatti danneggiare gravemente il motore elettrico, il cambio e i sistemi elettrici”. Se proprio non si può evitare “verificare che la profondità dell’acqua non superi i 15 cm” (se non avete un metro, 4 dita di un uomo misurano mediamente circa 10 cm). Inoltre, sempre il costruttore francese avverte “Non superare in nessun caso i 10 km/h”.