Nuovi guai per Meta. L’azienda di Mark Zuckerberg, infatti, si trova di nuovo sotto i riflettori in Europa, questa volta per una multa senza precedenti inflitta dall’Unione Europea. La sanzione, pari a 1,2 miliardi di euro, è stata inflitta dall’autorità garante della privacy irlandese, che agisce anche per conto dell’Unione Europea, e riguarda una presunta violazione della legge europea sulla privacy.
L’accusa mossa a Meta è quella di non aver adeguatamente protetto i dati degli utenti europei di Facebook, trasferendoli verso i propri server negli Stati Uniti d’America anziché conservarli all’interno dell’Unione Europea. Questa pratica solleva preoccupazioni riguardo all’uso dei dati degli utenti da parte delle autorità di intelligence americane, sia per finalità di spionaggio che per analisi di dati su larga scala.
Secondo l’autorità irlandese, Meta avrebbe continuato a trasferire i dati degli utenti europei negli Stati Uniti, nonostante gli avvertimenti e le richieste dell’Unione Europea rivolte a Facebook negli ultimi mesi per una revisione delle politiche aziendali in materia di protezione dei dati.
La multa comminata dalla Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati (DPC) rappresenta la sanzione più elevata mai inflitta per reati digitali in Europa. Fino ad oggi, il record spettava ad Amazon, multata nel 2021 dalle autorità del Lussemburgo per 750 milioni di dollari.
G.