Il matrimonio tra Pd e Movimento 5 Stelle potrebbe concludersi oggi, dopo il voto in aula sul termovalorizzatore di Roma. Schlein, nuova segretaria del partito, ha finora evitato di esporsi in merito all’impianto capitolino annunciato da Gualtieri ormai mesi fa. A ribadire la possibilità di una rottura dell’alleanza è Flavia De Gregorio, capogruppo di Azione in Campidoglio.
Spiega De Gregorio: “Poco meno di un mese fa l’abbraccio tra Conte e Schlein alla manifestazione antifascista di Firenze sembrava prospettare l’inizio di una possibile unione tra Pd e cinque stelle. Oggi è chiaro a tutti che il matrimonio tra le due forze politiche è finito già prima di cominciare”.
Aggiunge la capogruppo di Azione: “E’ chiaro che, in aula, il pd voterà “no” all’ordine del giorno con cui il movimento 5stelle tenta di affossare la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Mi aspetto, dunque, che l’opera, si faccia, sempre che non arrivi qualche altro “sgambetto interno”. Del resto le premesse ci sono tutte: mentre la Schlein dichiara di aver “ereditato la decisione” sul termovalorizzatore, l’Alleanza Verdi-Sinistra, maggioranza a sostegno di Gualtieri in Campidoglio, con un altro odg tenta di far defenestrare il sindaco dal suo ruolo di commissario straordinario ai rifiuti”.
Conclude: “L’assetto di oggi del Pd non allontana certo nubi e tensioni dal Nazareno: alla Camera, al di là delle correnti interne, gli esponenti del Partito Democratico, a quanto pare, hanno trovato il modo di fare la quadra, ma quanto durerà ancora questo idillio?”.
G.