In una lettera indirizzata al quotidiano Leggo, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha parlato principalmente di Sanità, materia che ha da sempre a cuore, coltivata negli anni in cui è stato presidente della Croce rossa italiana: “Quando ho accolto l’invito a candidarmi, anche grazie alla intensa esperienza professionale e di vita come manager sanitario e nella Croce Rossa, ero ben consapevole di quanto la sanità costituisse il cuore pulsante della Regione. Ho perciò assunto un impegno solenne, con un obiettivo ben chiaro: restituire quella dignità che troppe volte è stata negata nelle strutture sanitarie regionali”.
Così il presidente Rocca ha commentato le notizie sulle difficoltà che la sanità laziale sta avendo in questi mesi: “Quella fotografia dolorosa mi ha spinto a scriverle per rassicurare i cittadini del Lazio sul fatto che le cose stanno già cambiando. In campagna elettorale e una volta insediatomi, ho subito affrontato due fra i principali problemi che affliggono la sanità laziale: le lungaggini delle liste d’attesa ed una necessaria riforma del Recup. Abbiamo immediatamente chiesto alle Asl una ricognizione straordinaria sulle liste di attesa” spiega.
Sottolinea ancora Rocca: “Forniremo tutti quegli strumenti finanziari, tecnologici e organizzativi di cui le nostre strutture hanno bisogno per superare la condizione disastrosa in cui versano, ben descritta nel vostro articolo. Un obiettivo prioritario che ci siamo prefissati, in questo senso, è la digitalizzazione della gestione dei posti letto per conoscerne in tempo reale la disponibilità effettiva. La Regione Lazio, infatti, considera prioritario il governo delle liste d’attesa con l’obiettivo di garantire efficienza, responsabilità e trasparenza, come previsto dal Piano Nazionale”,
Conclude Rocca: “Quando ho deciso di mantenere ad interim la delega alla sanità, l’ho fatto per rilanciare in prima persona un nuovo patto di fiducia fra il sistema sanitario regionale e i cittadini. E per questo ho deciso di metterci la faccia. Ho messo a disposizione del Lazio la mia storia umana e professionale per restituirgli il prestigio e l’efficienza che merita, con particolare riguardo ai cittadini più fragili e ai malati. Tra cinque anni, quando mi ripresentero’ al loro cospetto, voglio poter affermare con i fatti di non averli traditi”.
G.