L’assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, in una nota commenta la decisione del Prefetto di Milano, che con una circolare locca i certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie famiglie omogenitoriali: “Con lo stop al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali imposto a Milano e poi con la contrapposizione al regolamento europeo che riconosce lo status di filiazione in tutti gli Stati membri, il Paese viene spinto all’indietro in modo autoritario e senza adesione alla realtà. Le famiglie con due mamme o due papà esistono ed è inaccettabile che vengano discriminate e disconosciute.”, scrive l’assessora.
Aggiunge Pratelli: “C’è un’Italia molto più avanti e molto più libera, che spesso trova voce nei provvedimenti dei Comuni, come enti di massima prossimità. In questo senso Roma Capitale ha ritenuto di riconoscere a queste famiglie tanto temute dal governo di poter iscrivere i propri figli a scuola senza mentire sulla loro composizione”.
E ancora: “Ci è sembrato un atto di civiltà, non certo un atto rivoluzionario. Ma con le spinte regressive in atto è necessario un fronte comune e solido per respingere al mittente una idea di società che esclude, discrimina e nega cittadinanza ai bambini e alle bambine. Perché di questo si tratta: della difesa dei diritti elementari dei bambini e delle bambine che hanno diritto a vedere riconosciute le proprie famiglie”, conclude Pratelli.
G.