Roma di Giorno con Elisa Mariani – Puntata di mercoledì 15 Febbraio 2023
Ospite in collegamento Simone Montuschi, Presidente e fondatore di “Essere animali”.
Tante le associazioni animaliste che stanno aderendo a “Fur Free Europe”, l’iniziativa per dire basta agli allevamenti di animali da pelliccia, che verrà sottoposta direttamente alla Commissione Europea. Nonostante negli ultimi anni la cura e la tutela degli animali siano diventate sempre più importanti, ci sono ancora troppe situazioni che permettono il loro sfruttamento e la loro sofferenza. Parliamo di cincillà, visoni e volpi, costretti a trascorrere la loro esistenza in gabbie per poi essere trasformati in pregiati capi d’abbigliamento.
“Essere Animali” è una delle associazioni scese in campo per “Fur Free Europe”: la raccolta firme – attraverso l’iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) – è l’unico strumento a disposizione per chiedere alla Commissione Europea di fare un cambio di passo decisivo e concreto.
“Stiamo scendendo in campo per raccogliere superare il milione di firme per mettere fine a questa pratica disumana – ha spiegato Simone Montuschi, Presidente di “Essere animali” – in una società civile che è attenta all’ambiente e alle altre forme di vita, non è possibile accettare ancora questa pratica”.
Non solo allevamenti di animali da pelliccia, l’associazione animalista di Montuschi è scesa recentemente in campo anche per altre battaglie dallo stesso valore etico: parliamo di allevamenti intensivi di pollame (l’animale più allevato in assoluto), utilizzo di gabbie, trasporto di animali vivi in Europa: “Anche in questo caso chiediamo un cambio di passo decisivo da parte delle istituzioni; – ha sottolineato ancora Montuschi – abbiamo fatto delle indagini che non lasciano molti dubbi, questi animali vengono letteralmente sfruttati e massacrati”.
Ospite in collegamento Oriana Rizzuto, progettista culturale e curatrice di Street art for rights.
Porta la firma di JDL, la nostra street artist olondese conosciuta in tutto il mondo, il murales che verrà inaugurato giovedì 16 febbraio presso il palazzone del Nuovo Corviale. Un’opera imponente di 40 metri (la più grande della Capitale) che Judith de Leeuw ha iniziato a realizzare lo scorso dicembre, resistendo a pioggia e freddo; decisivo il supporto degli street artist Spike, Smok, Marqus, Boogie, Joys e ovviamente del team “Street art for Rights”.
Il messaggio che l’artista propone è legato all’ambiente, con un rimando al mito di Icaro, il celebre personaggio che, incurante dei propri limiti, volò troppo vicino al sole con le ali di cera per poi precipitare in mare. “Con la sua cifra stilistica tra le più riconoscibili, JDL ci ha regalato una nuova incredibile opera, – ha spiegato la curatrice di Street Art for Rights, Oriana Rizzuto – salta subito all’occhio come ci sia la volontà di trasmettere un messaggio ben preciso: non abbiamo un pianeta B!”.
Certamente la scelta di una zona come Corviale non è casuale: il famoso “Serpentone”, uno dei muri più simbolici della Capitale, è ricco di significati e messaggi, tra cui quello del riscatto e della riqualificazione di zone spesso dimenticate e difficili.
L’opera di JDL va a sommarsi alle 30 opere già presenti in tutta la città e curate da Street Art for Right, che da anni si impegna per trasmettere messaggi sociali e diffondere il bello dell’arte “alternativa.
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