Tra pochi giorni dalle urne uscirà il nome del prossimo presidente della Regione Lazio. Una corsa che vedrà trionfare, alla fine, uno tra Rocca, D’Amato e Bianchi: rispettivamente candidati di centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle. A loro arriva l’appello del WWF, che ha inviato ai candidati un documento contenente specifiche richieste su alcuni temi di grande impatto a livello territoriale come energia, clima e trasporti, consumo del suolo, protezione della natura, tutela delle acque ed economia circolare.
Il WWF afferma che i prossimi anni “rappresentano un “tempo essenziale” per il perseguimento degli obiettivi ambientali (e non solo) fissati al 2030 dall’Unione Europea e implementabili anche su scala regionale: il cambiamento climatico in atto e la progressiva perdita di biodiversità richiedono azioni decise e immediate”. Per questo l’associazione ha invitato i candidati a prendere impegni precisi.
Le richieste del WWF ai candidati del Lazio sono: adottare la tutela ambientale come valore trasversale di cui tener conto nell’intera programmazione, incoerenza con quanto stabilito dai nuovi articoli 9 e 41 della Costituzione; impegnarsi nelle politiche di settore per perseguire i migliori standard ambientali richiesti dalle norme comunitarie; utilizzare nella contabilità regionale indicatori di tipo ambientale per valutare il capitale naturale come componente non irrilevante della ricchezza delle comunità locali.
E ancora, nel documento sono state poi avanzate specifiche richieste su alcuni temi di grande impatto a livello territoriale come energia, clima e trasporti, consumo del suolo, protezione della natura, tutela delle acque ed economia circolare. ”Si va dall’aumento delle aree naturali protette alla tutela della fauna superando le politiche subalterne ai cacciatori, dall’adozione di misure di contrasto al cambiamento climatico all’implementazione dei servizi pubblici di trasporto, dal respingere qualsiasi ipotesi di privatizzazione dell’acqua alla tutela dei fiumi e torrenti in una logica di bacino idrografico e attraverso progetti di rinaturazione, dallo sviluppo di impianti dedicati all’economia circolare per aumentare le quote di rifiuti avviati al recupero di materia al dare impulso alle comunità energetiche a livello regionale, dalla realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali alla rinuncia alla costruzione ulteriori tratte autostradali e stradali, dal contrasto al consumo del suolo all’implementazione di reti ecologiche regionali al fine di garantire la salvaguardia delle aree naturali protette e la loro connessione”, scrive il WWF.
G.