Vaccinegate: l’ora della verità (Corvelva)

 

Dopo un importante intervento del Direttore di Radio Roma Television, dott. Claudio Micalizio, che porge le scuse, per quanto dichiarato da Giovanni Angelo Cianti nella puntata del 19 gennaio 2023, si va nel vivo della puntata.

L’associazione Corvelva

Ospiti Mattia Marchi, presidente Corvelva e Khaleghpour Langrudi Nassim – vice presidente Corvelva.

Corvelva è un’associazione veneta che dal 1993 si batte per la libertà in campo vaccinale e terapeutico; dal 2017 ha ampliato il proprio operato e grazie al sostegno di tantissime famiglie associate ha potuto portare avanti diversi progetti, alcuni dei quali di rilievo internazionale. Uno di questi, forse il più impattante, è stato il progetto di analisi sui vaccini pediatrici, oggetto della legge 119/2017. La tristemente famosa “legge Lorenzin“. nel luglio 2017, la Lorenzin, introdusse di punto in bianco, 10 vaccini obbligatori nell’età 0/16 anni e lo fece retroattivamente, coinvolgendo quindi decine di migliaia di famiglie che si ritrovarono dall’oggi al domani “non in regola”.

Le controanalisi le faranno i Ris e/o i Nas

Il 25 gennaio 2023 si è tenuta a Roma l’udienza sulla seconda opposizione alla richiesta di archiviazione del nostro esposto penale, presentato con le risultanze del progetto Vaccinegate: analisi commissionate dalla nostra Associazione a laboratori indipendenti dalle farmaceutiche, di diversi lotti di vaccini ad uso pediatrico.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, analizzati gli atti ha accettato la nostra opposizione e ha verbalizzato la richiesta di creazione di un gruppo interforze, Nuclei Antisofisticazione e Sanità (NAS) e/o Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS), che esamini dal punto di vista scientifico e strumentale quelli che sono i risultati da noi presentati sin dal luglio 2018!
L’atto del GIP tiene conto del fatto che la valutazione scientifica era già stata da noi ampiamente documentata sin dal primo esposto e, soprattutto, delle ipotesi di reato da noi denunciate – che vanno da epidemia colposa, adulterazione o contraffazione di sostanze medicinali e commercio o somministrazione di medicinali guasti e frode in commercio.

Il progetto Signum

Ripercorriamo le tappe che hanno portato a questo importante risultato. Partiamo dal Progetto Signum, uno studio sull’impatto genotossico nelle unità militari, commissionato nel 2004 dalla Difesa a ricercatori civili e militari facenti capo a prestigiose università (Pisa, Roma, Genova). Dimostra che sottoporre una persona a più di cinque vaccini significa comprometterne il sistema immunitario. Nella relazione finale di Signum, consegnata il 17 gennaio 2011, si legge che lo stesso soggetto ipervaccinato, esposto ad agenti aggressivi come diossina, uranio impoverito, forte inquinamento ambientale, potrà facilmente sviluppare malattie gravi.

La Commissione sull’uranio impoverito

Passiamo alla commissione uranio impoverito e al contributo di Giuseppe Nobili: che constatò che i soldati in caserma si ammalano delle stesse malattie e nella stessa percentuale di quelli in Kosovo, unico comune denominatore le vaccinazioni ravvicinate, si doveva indagare su conformità alla scheda tecnica del contenuto dei vaccini.

La commissione richiese l’analisi dei vaccini, che va ricordato sono gli stessi per uso militare e civile, ma non ci fu mai nessun seguito. Così Corvelva decise di “Sostituirsi allo stato” e fece fare le analisi a proprie spese e con estremo rigore scientifico. Analisi fatte in prestigiosi laboratori europei, contro analisi in un secondo laboratorio. Esposto solo se due laboratori davano lo stesso risultato su almeno due lotti.

I risultati delle analisi

I risultati sono quanto meno impressionanti, per esempio un articolo del “Il Tempo” del 23 dicembre 2018 riportava che nell’analisi di due lotti di vaccini non è stata trovata la rosolia nel vaccino che dovrebbe debellarla mentre nell’altro erano presenti DNA umano e diserbanti.

Nel vaccino Priorix Tetra, il 78% del DNA trovato deriva da linee cellulari derivate da feto abortito, il 4% da “cellule embrionali di pollo” mentre il 14% dal virus della varicella.

Ora è indispensabile fare pressioni affinché i Ris e i Nas svolgano le controanalisi al più presto, perché ormai manca poco alla prescrizione.



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