Francesco
Il Comitato Nazionale Familiari Vittime del Covid, già ospite nelle puntate precedenti, ha recentemente inviato una lettera a Papa Francesco, con delle richieste condivisibili e di buon senso. Il Papa ha risposto alla lettera, mostrando quindi considerazione al suo contenuto, la risposta però lascia perplessi e appare priva di misericordia. A fine articolo trovate la lettera e la risposta del Papa in modo che ognuno possa trarre le sue conclusioni.
Nella lettera, per esempio, i parenti, al di là delle dinamiche che hanno portato alla morte dei loro cari, anch’ esse degne di un’indagine che spieghi cosa è realmente successo a queste persone, sottolineano come i loro cari siano morti soli, senza il conforto dei parenti, senza conforto religioso, senza benedizioni né estrema unzione. I parenti hanno seppellito un sacco nero, senza nemmeno essere sicuri che lì dentro ci fosse il loro caro. Chiedono una commissione di inchiesta a cui vogliono partecipare, un aiuto psicologico ed economico, dove necessario, che mai più familiari siano separati dai malati.
Nella risposta, per quanto riguarda i dubbi e le domande che assillano la mente dei parenti delle vittime, Papa Francesco da una parte augura una “Più serena lettura degli eventi” e dall’altra incensa e loda sanità e autorità politiche. Come a dire: Cari parenti delle vittime la vostra non è una serena lettura degli eventi, autorità e sanità hanno agito bene”.
Però assicura le sue preghiere, benedice e invoca “l’intercessione della Vergine Santa, Madre di ogni consolazione”.
Che volete di più delle preghiere del Papa, della sua benedizione e dell’intercessione della Santa Vergine?
I parenti delle vittime chiedono aiuto, misericordia e vorrebbero delle risposte, come può un Papa tacere davanti al mancato conforto spirituale di un malato morente (per di più solo senza i familiari ad accompagnarlo), alla mancata estrema unzione?
35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi… 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?