L’ultimo episodio risale a ieri, quando alcune entrate di Villa Pamphili, il terzo più grande parco pubblico di Roma, sono state chiuse a causa della presenza di alcuni cinghiali. Infatti, ai cancelli di alcune entrate del parco sono stati affissi cartelli che non lasciano dubbi: “Entrata chiusa causa cinghiali”. Non si sa ancora per quanto tempo.
Elio Tomassetti, presidente del Municipio XII, ha spiegato la situazione: “Per motivi di sicurezza legati alla presenza di cinghiali abbiamo deciso di chiudere alcune entrate di Villa Pamphilj. Subito sono intervenuti il personale della ASL, la polizia locale e la polizia della Città Metropolitana per cercare di isolare gli esemplari e portarli altrove. Gli interventi sono ancora in corso e aggiorneremo costantemente la cittadinanza sull’evolversi della vicenda”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la politica, nello specifico il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Sbardella: “Come testimonia la chiusura di Villa Pamphilj per la giornata di oggi, il problema cinghiali è ancora molto serio a Roma. Per questo in legge di bilancio è stato affrontato l’argomento”.
Aggiunge il deputato: “Siamo in pieno centro della Capitale e quello dei cinghiali sta diventando una seria questione di sicurezza che per fortuna si è deciso, grazie all’intervento di Fratelli d’Italia, di affrontare immediatamente. Comune e Regione sono stati fino a ora incapace di trovare una soluzione e la presenza dei cinghiali, ormai, non è più solo un tema che riguarda le periferie”.
G.