Nicola Zingaretti ha vissuto oggi l’ultimo atto ufficiale da presidente della Regione Lazio. La Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio, ha infatti approvato ed emesso il giudizio di parifica con alcune riserve sul rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2021. In queste ore il deputato Pd si dimetterà dall’incarico.
Al termine dell’udienza sul giudizio di parifica del rendiconto generale della Corte dei Conti, Zingaretti ha spiegato di essere molto felice: “Dieci anni, dieci parifiche e soprattutto una bella storia di rinascita per il Lazio. Dieci anni fa la Corte disse che il Lazio, ed era vero, era una Regione in stato di default e insolvenza finanziaria, oggi siamo una Regione sana e molto spesso esempio sulle buone pratiche, come quella dei pagamenti alle aziende”.
Ha poi tracciato un bilancio sugli ultimi dieci anni da presidente del Lazio: “La nostra è una Regione più solida, più credibile, più forte. Che potrà affrontare con successo le sfide di questa complicata fase storica e un progetto di trasformazione per produrre benessere diffuso e garantire in ogni luogo del nostro territori i principi di giustizia, sviluppo, lavoro, garanzia dei diritti indicati dalla nostra Costituzione”.
Ha concluso Zingaretti: “Lo possiamo fare, e abbiamo risorse mai viste prima per riuscire in questa grande impresa collettiva: parliamo di quasi 18 miliardi di euro tra risorse del Pnrr, fondi europei e nazionali che ricadranno sul territorio del Lazio e che cambieranno, se saremo all’altezza del compito, il volto della nostra Regione. Ebbene, se questa prospettiva di sviluppo oggi esiste ed è credibile è anche grazie a una leale collaborazione, alla coesione e al rispetto reciproco tra le istituzioni che abbiamo costruito nel corso di questi 10 anni. E, in particolare, grazie al rapporto proficuo che in questi anni ha caratterizzato la relazione della Regione Lazio con la Corte dei Conti”.
G.