L’Unione Europea proporrà un taglio obbligatorio al consumo di energia. Si tratterebbe di una sorta di razionamento, accompagnato da misure per incanalare i profitti delle compagnie energetiche verso i consumatori in difficoltà.
Il braccio esecutivo dell’UE proporrà il suo pacchetto questa settimana, che in seguito dovrà essere approvato dagli Stati membri. Profonde divisioni sono state mostrate in una riunione la scorsa settimana, ed è probabile che i governi spingano per modifiche al piano della presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Taglio UE ai consumi di energia: in cosa consiste, stop a elettrodomestici nelle ore di punta
Il suo piano originale in cinque punti era stato ancora più ambizioso, con l’idea controversa di cercare di limitare il prezzo del gas russo importato rinviato per ulteriori colloqui.
Se il piano di riduzione di von der Leyen convicerà gli Stati membri, sarà una mossa radicale e il primo passo concreto per ridurre i consumi, con misure simili al razionamento. Tuttavia, non tutti gli Stati membri sono a bordo.
“Il drammatico aumento dei prezzi dell’elettricità che stiamo osservando sta mettendo sotto pressione le famiglie, le piccole e medie imprese e l’industria e rischia di causare danni sociali ed economici più ampi”, si legge in una bozza della proposta. “Questo contesto economico richiede una risposta rapida e coordinata a livello di UE”.
I prezzi del gas, nel frattempo, stanno rallentando. La commissione propone l’obiettivo di ridurre i consumi complessivi, e quello di un taglio obbligatorio per ridurre la domanda durante le ore di punta selezionate. Si parlerebbe, in particolare di una fascia di 3-4 ore per giorno feriale. Potrebbe anche includere ore in cui si prevede che la produzione di elettricità da fonti rinnovabili sarà bassa.
(sg)