E’ morto solo in casa. Non aveva nessuno che si prendesse cura di lui, né tantomeno qualcuno che si accorgesse della sua assenza. Dopo almeno venti giorni dalla morte, il cadavere di un uomo di 79 anni è stato trovato in casa, nel seminterrato di un palazzo in via Napoleone Colajanni a Roma, zona Vigna Clara. A dare l’allarme che ha portato alla triste scoperta sono stati i vicini preoccupati dal forte odore che proveniva dal sottoscala. All’arrivo delle forze dell’ordine nessun segno di effrazione, né sono emerse lesioni sul corpo ormai in decomposizione. Il medico legale ha infatti accertato che l’uomo malato di tumore sia morto per cause naturali. In casa nel disordine non è stato trovato un numero da contattare per comunicare la disgrazia. E se nessuno si farà avanti sarà il Comune ad occuparsi dei funerali.
Ennesimo dramma della solitudine
Ancora un dramma della solitudine nella Capitale. Pochi giorni fa la 82enne Teresa è stata trovata morta in casa di via delle Vigne Nuove nell’appartamento Ater dove viveva da sola. Il corpo in avanzato stato di decomposizione è il segno che l’anziana fosse morta da diverso tempo. Così come l’80enne trovata nel suo appartamento ad Ostia in via Isole del Capo Verde a fine luglio.
“Troppe persone a Roma vivono sole, senza nessuno che si interessi della loro esistenza – dice a Repubblica il capogruppo di Demos alla Regione Lazio Paolo Ciani, da anni impegnato con la Comunità di Sant’Egidio – l’isolamento sociale non è finito con il Covid”. “La nostra città – prosegue – è enorme nella sua estensione: non c’è più coesione sociale. Le associazioni del terzo settore fanno molto. Ma la grande sfida è reinventare un nuovo modello di vicinanza e di assistenza socio sanitaria, capace di intercettare i casi di isolamento affinché queste tragedie non accadano più”.
E.