Dopo l’incendio dello scorso 18 luglio che ha danneggiato il Ponte della Pace a Tivoli, poi chiuso al transito, l’amministrazione comunale è al lavoro per individuare i proprietari dei terreni incolti. Il comune di Tivoli “sta individuando i proprietari dei terreni (tra gli altri, Enel, Acea, Rete Ferroviaria Italiana, privati, demanio) dai quali si è sviluppato l’incendio”.
L’ordinanza
“Anche quest’anno il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti ha firmato l’ordinanza riguardante la “Prevenzione Incendi – Tutela Ambientale – Obbligo Diserbo e Pulizia Fondi Incolti”, in vigore dal 01 giugno 2022 al 31 maggio 2023″ spiega il Comune.
“L’ordinanza si rivolge a privati cittadini ed enti pubblici, a vario titolo proprietari o conduttori di terreni, aree, strutture che, in ogni caso, devono essere manutenuti, gestiti e curati. Con lo scopo di mantenere non solo il decoro pubblico e una adeguata fruibilità della viabilità urbana, ma anche e soprattutto per prevenire eventuali incendi”.
L’ordinanza stabilisce precisi divieti in tutte le aree a rischio d’incendio di vegetazione o d’incendio boschivo, o in aree immediatamente adiacenti. Per i trasgressori sono previste pesanti sanzioni: in caso di procurato incendio, durante il periodo dal 15 giugno al 30 settembre sarà applicata una sanzione amministrativa non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.329 euro ai sensi dell’art.10 comma 5 della L.353 del 21/11/2000. Lo scorso anno, in base all’ordinanza anti-incendi in vigore, sono state effettuate 93 multe. Nel caso dell’incendio che ha interessato il Ponte della Pace, qualora fossero individuati degli inadempienti agli obblighi previsti dall’ordinanza, si procederà con denuncia alla Procura della Repubblica.
Il ponte della Pace
Il Ponte della Pace, inaugurato l’8 giugno 2002, è una struttura in legno lamellare, che collega punti nevralgici della città. A ottobre 2021 sono stati finanziati, con 350mila euro provenienti dal bilancio comunale, i lavori di manutenzione straordinaria. La progettazione prevedeva interventi su tutte le parti strutturali del ponte, al fine di eliminare i ristagni d’acqua dannosi per gli elementi in legno, e la sostituzione completa della pavimentazione del piano stradale. Dopo un primo posticipo, a causa della difficoltà di reperire i materiali idonei, la ditta che aveva vinto l’appalto ha rinunciato all’incarico. Per effettuare i lavori, era inoltre prevista la chiusura del ponte. Proprio su richiesta avanzata dal Consiglio comunale e per non creare disagio alle centinaia di studenti che ogni giorno percorrono il ponte, si era deciso di posticipare l’intervento in estate, al termine delle scuole.
E.