La sanità laziale “è in ginocchio”. “Turni doppi, ferie saltate, prestazioni aggiuntive, carichi di lavoro folli. E la nuova ondata pandemica che, con i contagi che dilagano tra i lavoratori di reparti ridotti all’osso rischia di mandare definitivamente in tilt le strutture”. Lo denunciano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di categoria Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio pronti a scioperare “in mancanza di risposte da Regione e aziende”.
Assunzioni subito
“È impensabile che la Regione Lazio resti a guardare. Dobbiamo salvare il sistema sanitario regionale: servono assunzioni e stabilizzazioni immediate. Dopo la proclamazione dello stato di agitazione – spiegano Cenciarelli, Chierchia e Bernardini – attendiamo ancora la convocazione dai Prefetti di Roma, Viterbo, Latina e Frosinone. In questa situazione prepareremo una grande manifestazione regionale e se costretti arriveremo fino alla scelta estrema dello sciopero, per tutelare dipendenti e cittadini. Non riusciamo a comprendere l’immobilismo dell’amministrazione regionale e delle istituzioni di fronte ad un tracollo annunciato che finirebbe per travolgere l’intero sistema di cura e assistenza”, affermano i segretari di categoria”.
“Con la Regione che tiene fermi i bandi promessi, taglia i posti a concorso e nega gli investimenti necessari per far funzionare i servizi alle persone. Mentre dalle prefetture non è ancora arrivata alcuna convocazione per il tentativo di conciliazione che, per legge, deve far seguito allo stato di agitazione. È uno stallo inaccettabile, i lavoratori sono allo stremo e non riescono più a garantire la presa in carico dei pazienti. La nostra mobilitazione per salvare la sanità regionale crescerà ancora”. I problemi maggiori sono riguardano il personale, in quanto “mancano 7 mila unità di personale, 3.500 sono i precari da stabilizzare. Per di più corrono i pensionamenti, che dal 2021 arriveranno a sfiorare i 5 mila, e soprattutto, in questi giorni di riacutizzazione della pandemia, si moltiplicano i contagi che stanno ulteriormente decimando le piante organiche di reparti, ambulatori e uffici”.
“Mancano infermieri, tecnici, ausiliari: Sistema sanitario in agonia”
“Questa è la diagnosi di un Ssr in agonia: mancano infermieri, Oss, figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. E bisogna intervenire subito con i piani di assunzioni per i quali la Regione ha preso impegni precisi firmando gli accordi di questi mesi. Non si può continuare a contare solo sullo spirito di abnegazione di una forza lavoro al colmo della sofferenza numerica e organizzativa. La rabbia e la delusione dei dipendenti rischiano di esplodere con le troppe criticità del sistema”, sottolineano i segretari di categoria.
Pronti a scendere in piazza
“O avremo risposte concrete e tempestive da Regione e aziende oppure scenderemo in piazza con una grande manifestazione, pronti ad arrivare anche allo sciopero di tutto il personale della sanità. Questa è una battaglia che si vince o si perde tutti insieme: lavoratori, cittadini, comunità”, concludono i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.
E.