Draghi ai ministri: ‘Mi dimetto’. Non ci sarebbero le condizioni per realizzare il programma: in questo senso il premier Mario Draghi ha spiegato e annunciato in Consiglio dei ministri la decisione di rassegnare le dimissioni.
I cinquestelle non hanno votato la fiducia sul Dl Aiuti. Il governo ha ottenuto la fiducia a palazzo Madama ma i senatori M5s, come si era intuito, sono usciti dall’Aula. M5s ha tuttavia manifestato la disponibilità a sostenere il governo.Conte: “Risposte vere o nessuno avrà i voti di M5s”.
“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più“, ha detto il premier Draghi in Cdm.
L’Aula del Senato aveva ad ogni modo confermato la fiducia al governo posta sul decreto aiuti. I sì sono stati 172, i no 39, nessun astenuto. Il M5s è risultato assente alla prima e alla seconda chiama.
Draghi ha lasciato il Senato ed è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il faccia a faccia è durato poco meno di un’ora. Il presidente del Consiglio è tornato a Palazzo Chigi.