Si sono dati appuntamento alle 11 a via del Corso, per poi spostarsi verso palazzo Chigi. Prosegue la manifestazione dei tassisti, che dopo lo sciopero di due giorni del 4 e 5 luglio, tornano a manifestare per chiedere lo stralcio dell’articolo 10 del Ddl Concorrenza.
Il quale, si legge, prevede “l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web e che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”.
Nei pressi di Palazzo Chigi sono presenti le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Nella zona, blindata, sono esplose una decina di petardi e bombe carta, ma si è registrato nessun ulteriore disordine. Da ieri pomeriggio alcuni rappresentanti sindacali si sono incatenati a Montecitorio per chiedere alle istituzioni di ascoltare le loro rimostranze.
“Chiediamo che il governo stralci l’articolo 10 del ddl concorrenza e apra subito un tavolo di confronto con tutti gli attori interessati”. Chiedono le organizzazioni sindacali dei tassisti in una lettera aperta alle istituzioni e alla società civile.
Il documento sottolinea “come alla luce di quanto già accaduto e in funzione di ciò che ulteriormente emerge dall’inchiesta Uber Files, gli operatori del comparto taxi non sono assolutamente disposti ad accettare che le regole del loro lavoro vengano riscritte attraverso una delega che non comporta un loro coinvolgimento diretto e dell’intero Parlamento”.