La discarica di Albano riapre per risolvere il problema dei rifiuti di Roma, in crisi dopo l’incendio del Tmb di Malagrotta. La decisione arrivata oggi lunedì 11 luglio, al termine della riunione in prefettura arriva dopo l’annuncio fatto dal sindaco capitolino Roberto Gualtieri in diretta tv. Anticipazione che non è andata giù al primo cittadino di Albano, Massimiliano Borelli. “Ingiustificabile l’arroganza con la quale sindaco e assessori capitolini comunicano le decisioni in televisione” ha scritto il sindaco di Albano in un lungo post su Facebook in cui la domanda di fronte alla decisione ormai presa è: “dovremmo subire ‘zitti e muti’?”. Inoltre secondo Borelli la discarica “si esaurirà presto e, magari, si cercheranno ancora altre Roncigliano … sempre e comunque fuori dal Gra”.
Lo sfogo
“Inutile nascondersi dietro un dito: tutti sapevamo che la discarica di Roncigliano poteva essere riaperta. Speravamo che la chiusura, per motivi amministrativi e burocratici, fosse definitiva. Ma così non è stato e troppe sono state le infauste coincidenze di queste ultime settimane” scrive Borelli nel post.
“La drammatica e triste situazione di Roma, di nuovo sulle prime pagine di tutt’Europa, ha accelerato la scelta di utilizzarla ancora.
Il sistema della gestione dei rifiuti della Capitale è al collasso, figlio di anni di mancate decisioni e del nulla, in tema di differenziata e impiantistica; a questo si aggiunge l’incendio al Tmb di Malagrotta che ha aperto un’ulteriore crepa”.
Fastidiosa e ingiustificabile arroganza
“É a dir poco fastidiosa e ingiustificabile – prosegue il sindaco di Albano – l’arroganza con la quale sindaco e assessori capitolini comunicano le decisioni in televisione, senza avere il minimo rispetto istituzionale di avvertire il Sindaco, il ‘padrone di casa’ nella quale si è deciso, ancora una volta, di entrare senza bussare. Stupisce, ancora una volta, l’assenza di scelte di lungo periodo, mentre prevalgono quelle frettolose, dettate più dalla necessità di fare bella figura e subito, senza alla base studi e ricerche che coinvolgano cittadini e tutti gli Enti interessati.
Dispiace che in questo modus operandi neanche la Prefettura abbia sentito la necessità di coinvolgerci. Altre parole suonerebbero inutili, superflue, ridondanti. Resto dell’idea che così Roma non risolverà i suoi problemi. Roncigliano sarà usata, autorizzata da tutti gli Enti per i quali prevale su tutto il principio della pubblica utilità dei romani; noi invece dovremmo subire “zitti e muti”? La buca si esaurirà presto e, magari, si cercheranno ancora altre Roncigliano … sempre e comunque fuori dal Gra”.