Alla fine crisi scongiurata: la tregua tra Pd e M5S regge e ha superato anche il nodo delle commissioni speciali per il Giubileo 2025 e per la candidatura di Roma ad ospitare l’expo 2030. Oggi l’assembea capitolina ne ha votato i rispettivi presidenti sancendone di fatto il varo effettivo dei due gruppi di lavoro: erano nomine potenzialmente complicate perché da assegnarsi a rappresentanti delle forze politiche di opposizione come promesso dal sindaco Gualtieri a inizio consiliatura.
I dubbi su Raggi
La poltrona più controversa riguardava la commissione che dovrà accompagnare la capitale a presentare la propria candidatura a Expo 2030: Virginia Raggi si era subito candidata con l’assenso ufficioso del primo cittadino ma poi sono sopraggiunte perplessità in seno alla maggioranza per le posizioni dell’ex sindaca su green pass e vaccino anti-Covid. Non a caso la vicenda è stata oggetto di confronto anche durante il “conclave” del sindaco con la maggioranza tenutosi lo scorso fine settimana al Divino Amore. Alla fine tutto risolto: Raggi è stata eletta con 11 voti favorevoli su 12 e quindi crisi tra “alleati” scongiurata. Decisamente meno complicata, invece, la designazione del presidente della commissione che dovrà programmare le opere pubbliche in vista dell’Anno Santo, con annessa gestione dei fondi che verranno appositamente dedicati all’evento: a guidarla sarà il consigliere Dario Nanni, che rappresenta l’area Calenda ed è stato eletto all’unanimità con 12 voti.