Ancora sotto i riflettori la questione dei rifiuti. L’Abruzzo salverà Roma ancora una volta da un’emergenza figlia di un insufficiente impiantistica. Lo scorso 3 febbraio è stata approvata una delibera dalla giunta regionale per far sì che i rifiuti indifferenziati prodotti sul territorio comunale vengano portati fuori dalla Capitale, negli impianti in provincia de L’Aquila e di Chieti fino al 31 luglio.
Ormai c’è ben poco di nuovo in questo accordo perché sono otto anni che si accumulano proroghe, ma il sindaco Gualtieri sta già cominciando a lavorare sul nuovo assetto impiantistico. Così Ama parteciperà ai bandi per realizzare due biodigestori, due impianti per carta e plastica e otto isole ecologiche grazie ai fondi del Pnrr. Un discorso che ha provocato agitazioni all’interno della maggioranza stessa del sindaco e nei vari comitati. Si sa purtroppo che l’impianto di Rocca Cencia e i due di Manlio Cerroni a Malagrotta non bastano a smaltire tonnellate e tonnellate di rifiuti che i romani producono.
Per evitare quindi di rimanere sommersi dalla spazzatura, era necessaria un’ulteriore proroga dell’accordo tra Lazio e Abruzzo permettendo così per altri 6 mesi di portare i rifiuti fuori dalla capitale.