I dehors di bar e ristoranti resteranno aperti almeno sino a fine marzo. Dopo il pressing delle associazioni di categoria, che nelle ultime settimane erano tornate a chiedere l’intervento della giunta capitolina, le misure strarodinarie introdotte durante il primo anno della pandemia per la disciplina dell’occupazione del suolo pubblico sono state prorogate.
Per molti locali un’ancora di salvezza contro il Covid
In molte zone della città tavoli e tavolini all’aperto erano stati autorizzati dalla giunta di Virginia Raggi durante il periodo più duro del lockdown per consentire alle attività ristorative di avere uno sfogo alle limitazioni dei coperti introdotte all’interno dei locali nel rispetto delle misure di sicurezza contro il Covid. Già lo scorso anno la precedente giunta aveva incontrato qualche difficoltà a rinnovare il provvedimento e qualche incertezza era emersa anche poche settimane orsono quando le associazioni di categoria del commercio avervano reiterato la richiesta al Campidoglio: era stata la stessa maggioranza del sindaco Gualtieri a firmare una mozione per impegnare l’amministrazione a prorogare le misure straordinarie, come spiegato dal presidente della commissione Commercio Andrea Alemanni, e ora si è arrivati alla fumata bianca per la proroga che disciplina l’occupazione di suolo pubblico. Proprio in tale contesto la giunta capitolina ha votato la delibera, che sarà sottoposta all’Assemblea, che proroga la data di scadenza prevista per la disciplina transitoria ed eccezionale in materia di occupazione di suolo pubblico funzionale agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.
La proroga nel solco dello stato di emergenza
La svolta fa tirare un sospiro di sollievo alla Giunta ma anche ai rappresenti delle principali associazioni di categoria, già alle prese con le riduzioni di fatturato che negli ultimi mesi hanno pesantemente penalizzato bar e ristoranti: “Abbiamo lavorato a ritmi serrati negli ultimi giorni, e per questo ringrazio i miei uffici – spiega Monica Lucarelli, assessore alle attività produttive – per adeguarci alle ultime disposizioni nazionali, in modo da dare certezze agli operatori. In questa fase transitoria, l’amministrazione si adopererà per modificare il regolamento attuale in modo tale da coniugare le esigenze degli esercenti, il rispetto del decoro e la vivibilità dei quartieri. Nel frattempo, da subito, avvieremo controlli mirati per garantire la legalità e tutelare gli operatori che hanno agito in linea con le regole”.
“In questo modo – si legge in una nota del Campidoglio – l’Amministrazione si adegua alla normativa nazionale, che ha prorogato lo stato di emergenza Covid-19 fino al 31 marzo 2022. Il limite per le concessioni di suolo pubblico con esenzione del canone era fissato al 31 dicembre 2021 e viene così prorogato al 31 marzo 2022”.