Aumentare i servizi ai cittadini garantendone anche maggiore qualità. E’ l’invito che i sindacati formulano al sindaco di Roma Roberto Gualtieri nell’ambito del piano di collaborazione che Cgil, Cisl e Uil stanno sviluppando con la giunta capitolina per rilanciare la città coinvolgendo in un ruolo sempre più strategico le grandi aziende pubbliche del territorio.
Intesa per il rilancio delle partecipate
Una fase di concertazione che vede i sindacati pronti a fare la loro parte al fianco della giunta capitolina con l’obiettivo di migliorare l’efficienza dei servizi al territorio e al contempo garantire gli interessi dei lavoratori. Alla prima riunione, che si è tenuta ieri pomeriggio, hanno partecipato la Vice Sindaco Silvia Scozzese e il Capo di Gabinetto Albino Ruberti oltre ai rappresentanti delle parti sociali. “La riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale e la loro gestione sono punti cruciali – scrivono in una nota la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl Roma Capitale Rieti e la Uil del Lazio -. In discontinuità con il passato, si avvia una discussione tra amministrazione capitolina e organizzazioni sindacali sulle strategie e le azioni da mettere in campo sulle aziende pubbliche, in cui il Comune e’ socio unico o di maggioranza, che offrono importanti servizi alla collettività, impegnano risorse ingenti e impiegano quasi 50mila lavoratori tra diretti e indiretti”.
Dai trasporti a Farmcap: tutte le criticità
Ma oltre alla qualità del servizio dei trasporti e dei rifiuti, tradizionalmente spina nel fianco di tutte le ultime amministrazioni comunali, si aggiungono anche alcune crisi aziendali che negli ultimi mesi della giunta Raggi avevano dominato le prime pagine dei giornali e che ora sembrano passare in sordina. E’ il caso di società partecipate come Farmcap e Roma Metropolitane, che per i rappresentanti sindacali richiedono attenzione istituzionale e interventi rapidi per garantire “la sopravvivenza stessa delle aziende”. Un cambio di passo, dunque, un segno di discontinuità rispetto al passato che per la triplice rappresenta una delle più grandi sfide per il Campidoglio: “E’ necessario aprire da subito un confronto serrato per analizzare criticità e prospettive per le altre società – scrivono Cgil, Cisl e Uil -. Siamo convinti che, oltre a risanare le aziende in difficoltà, sia indispensabile investire sulla qualità del lavoro e agire come indicato nel decalogo di priorità che abbiamo presentato al Sindaco Gualtieri già in occasione del suo insediamento. E’ questa la strada per superare il precariato e intervenire sul sistema degli appalti che ancora oggi produce lavoro povero e servizi inadeguati”.
Più investimenti per infrastrutture
Il rilancio di Roma, dunque, passa attraverso una profonda riorganizzazione della macchina amministrativa e delle società partecipate che garantiscono servizi essenziali. Ma oltre ad una buona strategia servono anche investimenti economici concreti: nel corso dell’incontro, i sindacati hanno ribadito la necessità di assunzioni stabili e investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali, progetti innovativi e ambiziosi “che puntino ad allargare il perimetro pubblico delle attuali società per ripensare un sistema di aziende che, a oggi, non riesce a garantire servizi e lavoro degni di una Capitale”. Insomma, la resurrezione di Roma può avvenire soltanto passando da una serrata road map: “Su queste basi – conclude la nota – abbiamo condiviso con l’amministrazione di aprire, a partire da gennaio, insieme alle nostre categorie, confronti sulle singole società per arrivare entro la fine di febbraio alla definizione di un vero piano strategico sull’intero sistema delle partecipate di Roma Capitale”.