Il Comune di Roma, oggi, riesce a incassare solo una multa su quattro. Ed è già festa, perché con l’attuale sistema di gestione contabile del comparto c’è il rischio di non riuscire a riscuotere buona parte delle contravvenzioni che gli agenti di polizia locale ogni giorno affibbiano agli automobilisti indisciplinati. E i “furbetti” che omettono volontariamente il pagamento non c’entrano perché è tutto un problema di disorganizzazione.
Multe a bilancio… che non ci sono
Dicono le statistiche elaborate dall’Organo di Revisione Economico Finanziario, che delle decine di milioni di multe elevate dalla polizia locale per violazioni al codice della strada, ogni anno ne vengono regolarmente pagate solo il 25%. Un dato su tutti: nel 2019 a fronte di oltre 423 milioni di contravvenzioni, il Campidoglio ne ha incassate poco più di 97 milioni. Il resto è andato perduto tra ritardi nella notifica, disguidi burocratici, mancato controllo degli incassi o ancora mancata costituzione in giudizio del Comune quando vengono esaminati i ricorsi. Una sequenza di inefficienze cui ora si vuol porre rimedio anche perché ogni anno, sulla previsione di incasso delle ammende, ogni giunta cerca di far quadrare i conti di bilancio: se dunque noi cittadini non paghiamo la contravvenzione per divieto di sosta, nel conto corrente dell’amministrazione ci sarà un’entrata in meno e anche questo contribuisce al dissesto dell’ente.
Con il nuovo sistema telematico si cambia
Ora per ovviare a questa vicenda paradossale, il Campidoglio si doterà di un nuovo database informatizzato: stupisce che si sia aspettato fino al 2021, ma ora il bando per la ricerca del fornitore è ufficialmente aperta. La rivoluzione contabile però non sarà immediata: l’appalto, del valore di 4 milioni di euro, prevede infatti almeno 36 mesi di lavoro; c’è da approntare il sistema informatico, certo, ma anche scansionare e poi archiviare in un unico server telematico ogni singola contravvenzione sia stata elevata a Roma negli ultimi tempi. Un’impresa titanica che però dovrebbe garantire maggior efficienza alla riscossione ed evitare che ogni anno quintali di multe finiscano al macero perchè non più esigibili.