Il risultato delle urne romane ha dato ragione ai sondaggi: per il Campidoglio è corsa a due tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri. Il candidato del centrodestra ha ottenuto il 30,1% delle preferenze, Gualtieri segue al 27%. I due si sfideranno nel ballottaggio del 17 e 18 ottobre. La sorpresa dell’ultima ora arriva dalle retrovie, dove Carlo Calenda, a pochi voti dallo scrutinio finale, ha rimontato la sindaca uscente Virginia Raggi e punta ora al terzo posto.
La lista civica del leader di Azione è la prima a Roma, davanti anche a Fratelli d’Italia e Pd. Male invece il movimento 5 Stelle, che chiude con l ‘11,08% delle preferenze, distante anni luce dal 35,32% con cui nel 2016 Raggi si insediò al Campidoglio. La speranza della sindaca è durata giusto il tempo della prima proiezione che la vedeva appaiata al centrosinistra, mentre tutti gli altri exit poll e proiezioni hanno fin da subito indicato Michetti in testa e Gualtieri in leggero ritardo.
Erano le otto di sera quando il candidato del centodestra si è presentato in sala stampa: “Sono molto soddisfatto della campagna elettorale. Se siamo in testa è perché il nostro progetto è considerato il migliore”, ha detto sorridente Michetti. Poco prima Roberto Gualtieri aveva chiamato a raccolta tutte le forze progressiste: “Con fiducia e umiltà ci rivolgeremo anche agli elettori di Calenda e Raggi”, ha annunciato il candidato del centrosinistra.
L’ago della bilancia del prossimo ballottaggio saranno proprio i voti destinati al primo turno alla sindaca uscente e al leader di Azione, che per ora non si sbilanciano. Il dato che preoccupa è quello relativo all’astensionismo: a Roma ha votato appena 48,83% degli aventi diritto, a fronte del 57% delle amministrative del 2016.