E’ allarme occupazionale per oltre 40 mila addetti dell’aeroporto di Fiumicino. Lavoratori del commercio, metalmeccanici, edili, dei servizi e una sacca di precari che al pari del personale ex Alitalia, con la nascita di Ita rischiano di essere espulsi dal ciclo produttivo. Una bomba sociale pronta ad esplodere e che secondo i sindacati avrà pesanti ricadute su tutto il territorio.
Per questo la Cgil di Roma Centro Ovest Litoranea, insieme al coordinamento di sito Cgil dell’Aeroporto di Fiumicino, hanno scritto al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al sindaco di Fiumicino Esterino Montino chiedendo, con urgenza, “la convocazione delle parti sociali per affrontare la crisi occupazionale che se non governata rischia di esplodere”.
Chiedono che “le istituzioni locali assumano immediatamente un ruolo da protagonista nei confronti del Governo aprendo immediatamente un tavolo con il sindacato per costruire le condizioni di garanzia e tutela dei lavoratori interessati ma soprattutto per definire un piano di rilancio di un settore strategico ai fini dello sviluppo territoriale anche alla luce degli investimenti espressamente previsti dai fondi del Pnrr”.
Il 24 settembre sciopero generale
“Le note vicende che investono la nostra ex compagnia di bandiera, Alitalia, e la nascita di Ita sono temi di attualità nazionale con tutto il loro carico di preoccupazione per il destino di tanti dipendenti che rischiano di rimanere peraltro senza ammortizzatori sociali da qui a poco – sottolineano nella lettera la Cgil di Roma Centro Ovest Litoranea e il Coordinamento di sito -. Non è un caso che insieme ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil sia stata proclamata per il 24 settembre una giornata di sciopero generale”.